“Non avrei mai immaginato di fare il Re Leone, ma niente è impossibile. Ho voluto portare un po’ di fantasia e di magia nell’universo”. Parola del premio Oscar Barry Jenkins che a trent’anni di distanza dirige il prequel del famosissimo film del 1994. S’intitola Mufasa – Il Re Leone uscirà nelle sale il 19 dicembre con Disney e racconta l’infanzia e l’ascesa del piccolo re ponendo l’attenzione sul rapporto con il giovane principe Taka (in seguito agli eventi prenderà il nome di Scar). Sperduto nelle Terre del Branco della Tanzania, l’orfano Mufasa sarà adottato e i due diventeranno inseparabili come fratelli. “Ho lavorato per quattro anni su questo film- racconta il regista-. Ha numerosi significati per me e vedrete che Mufasa si creerà una nuova famiglia e una nuova comunità”.

Barry Jenkins
Barry Jenkins

Barry Jenkins

(Karen Di Paola)

E sulla Disney: “Non capivo perché la Disney volesse assolutamente me per dirigere una storia che era rimasta congelata quasi nel tempo. Mi chiamarono e all’inizio risposi di no. Poi mia moglie mi fece riflettere dicendomi che era infantile rifiutare senza aver neanche letto la sceneggiatura. Allora l’ho letta: mi ha conquistato e ho deciso di fare questo film”. Tanti gli autori indipendenti che ultimamente si lanciano in franchise cinematografici. “Prima degli anni sessanta e settanta questi franchise non esistevano - ribatte -. Siamo la prima generazione cresciuta con Toy Story e Die Hard. Posso dire che la mia vita si divide in due fasi: i film che vedevo prima della scuola di cinema e quelli che ho visto dopo”

E sulla storia di Mufasa: “Mufasa è un simbolo culturale. È come Dante che attraversa vari regni. Io credo nella natura e nel come uno viene cresciuto. Il papà di Taka è cattivo, mentre la mamma di Taka è buona e predica di rimanere uniti con la terra e la natura. È la comunità intorno a te che costruisce la vita che conduci”.

Mufasa è un live action con immagini fotorealistiche generate al computer. “Usare la tecnologia a un certo punto è stato un po’ complicato. Ho dovuto capirla e imparare a padroneggiarla senza fare in modo che lei padroneggiasse noi. Mi ci è voluto tanto tempo per farlo, quasi un anno e mezzo. La società degli effetti speciali è stata molto aperta. Abbiamo prima fatto una specie di radio dramma, registrando solo le voci, poi lo abbiamo montato e girato nella realtà virtuale. Ovviamente con i leoni è più difficile fare vedere i loro sentimenti per cui ho cercato di trasmettere tutto attraverso il loro movimento fisico”.

© 2024 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.
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Mufasa in Disney’s MUFASA: THE LION KING. Photo courtesy of Disney. © 2024 Disney Enterprises Inc. All Rights Reserved.

Sicuramente questo è un film di Barry Jenkins pieno della sua poetica. “Ho cercato di farlo diventare mio. Ho voluto anche che ci lavorassero persone che normalmente collaborano con me dal direttore della fotografia al montatore e allo scenografo. In più paradossalmente come Moonlight (ndr. film del 2016 che si è aggiudicato numerosi riconoscimenti tra cui ben tre Premi Oscar) parte con un grande temporale. E anche il protagonista si sente un orfano, sebbene non lo sia nella realtà, e si ritrova a cercare di costruire il proprio mondo. Potrei descrivere Chiron come Mufasa”.

Ma c’è anche un vero e proprio legame autobiografico tra Jenkins e Mufasa. “Mufasa si costruisce una nuova vita, famiglia e comunità senza legami di sangue. Un po’ come ho fatto io alla scuola di cinema. Inoltre mia mamma è morta mentre stavo girando e mi sono reso conto di quanto questo film mi stava in qualche modo preparando a questo mio dramma personale”.

Luca Marinelli doppia Mufasa
Luca Marinelli doppia Mufasa

Luca Marinelli doppia Mufasa

(2024 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.)

Tra le voci italiane che doppiano il film: Luca Marinelli (Mufasa), Elodie (la leonessa Sarabi) e Alberto Boubakar Malanchino (Taka). “Sono un grandissimo fan del Re Leone, credo di averlo visto almeno 160 volte da bambino - dice Marinelli -. Sono davvero contento di essere entrato nell’Olimpo Disney. Questo film mi ha dato la possibilità di guardare a quel bambino che ero. Mi sono molto ispirato ai ricordi del Mufasa che conoscevo. E ricordo bene l’impressionante interpretazione del grandissimo Gassman”.

Ed Elodie dice: “Sono orgogliosissima. Mai avrei immaginato di farlo. Meglio di una leonessa non potevo chiedere. Mi sono sempre sentita un piccolo cucciolo di leone. Ho sempre pensato che aggredire fosse un modo per difendersi e solo ora sto imparando a gestire questa paura dell’esterno. Ma questo ruolo è arrivato in un momento di serenità e comprensione dei miei limiti. Il cinema ti dà la possibilità di esprimerti, di essere empatico e di scoprire te stesso e gli altri per questo sto abbracciando questa strada”. E poi ancora: “Sono una grande fan della Disney. Ho visto tutti i film. Sono sempre stata innamorata degli antagonisti che hanno una bella tridimensionalità. Mi piacciono i reietti, i cattivi, quelli che nessuno vuole. La mia preferita è Ursula”.

Elodie doppia Sarabi
Elodie doppia Sarabi

Elodie doppia Sarabi

(2024 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.)

Tra i suoi film Disney preferiti invece Barry Jenkins, a parte ovviamente Il Re Leone, cita anche La Sirenetta e Fantasia. “Il mondo è cambiato e ora è più complesso - dice il regista guardando ai bambini di oggi -. Sta a noi mostrare questa complessità ai giovani altrimenti facciamo un disservizio. Bisogna mostrargli cose che possano prepararli al mondo attuale. È una nostra responsabilità. Mufasa diventa un leader pur essendo stato adottato e questo è un messaggio fantastico”.

Infine conclude con una riflessione, post elezioni, importante. “Gli esseri umani sono complessi. I risultati delle loro vite sono completamente diversi. L’importante sono le scelte che facciamo e questo vale per tutti i paesi”. Nota a margine: da segnalare le canzoni del film composte dal pluripremiato compositore Lin-Manuel Miranda.