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Liliana Cavani (foto di Karen Di Paola)
(Cinematografo/Adnkronos) – "I rigurgiti del fascismo? C'è un popolare detto che dice: 'la madre degli imbecilli è sempre incinta'. Quindi è quasi inevitabile che ci siano delle persone che vivono nella nostalgia di un passato che, per fortuna per noi, non c'è più. Purtroppo ci sono ancora oggi persone che ragionano in un certo modo, ma è dovuto all'ignoranza della storia. Ma sono tranquilla: un pericolo fascista oggi alle porte non c'è". Lo ha detto la regista Liliana Cavani parlando con un gruppo di giornalisti alla Mostra del Cinema di Venezia dove verrà insignita del Leone d'Oro alla carriera.
"Mi stupisco però dell'ignoranza che regna sui fatti della storia - ha detto Cavani - Penso che ciò sia in gran parte frutto dell'ignoranza di molte persone, perché a scuola non c'è stata un'istruzione adeguata sulla storia. La storia è fondamentale per capire non solo il passato ma soprattutto il presente e spesso non viene insegnata come si deve, cioè dando agli studenti gli strumenti per orientarsi".
"Del resto - ha aggiunto Liliana Cavani - c'è ancora chi fa del negazionismo su certi fatti della seconda guerra mondiale, quando quasi tutto è stato filmato. Per taluni è più facile credere a un asino che vola... C'è poco da stare allegri se la scuola non aiuta a capire la ferocia dei tempi passati".
Sul Leone alla carriera: "Io non ho mai pensato di ricevere un premio e non ho mai lavorato per essere premiata. A me è sempre piaciuto il mio lavoro nel mondo del cinema e già fare questo lavoro lo considero un premio".
Alla domanda se il premio giunga troppo tardi rispetto alla sua carriera, la novantenne regista di Il portiere di notte ha detto con un sorriso: "Forse si sono accorti che esistevo. In certo settori è come se le donne non ci fossero".
Con un velo di commozione, Liliana Cavani ha poi aggiunto: "Ho un solo rammarico. Peccato che non ci sia più mia madre, perché era lei la cinefila di famiglia, era lei che da bambina mi portava sempre al cinema".