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Yorgos Lanthimos © Fox Searchlight Pictures
(Cinematografo.it/Adnkronos) – “Questo personaggio mi è piaciuto più di qualsiasi altro che abbia mai letto: è senza pregiudizi, sperimenta il mondo nei suoi termini e questa era la linea da seguire per trasformarlo in un film”.
Così il regista, scrittore e produttore greco Yorgos Lanthimos presenta oggi alla stampa della 80ma Mostra del cinema di Venezia il suo atteso Poor Things (Povere Creature!), trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo dello scozzese Alasdair Gray. “Ho amato l’essenza del romanzo che è presente nel film. Credo sia un tema davvero contemporaneo”, spiega Lanthimos.
La pellicola, rivisitazione femminile del tema classico della creatura di Frankenstein, racconta la storia di Bella Baxter (Emma Stone), una giovane donna riportata in vita dal brillante scienziato Godwin Baxter (Willem Dafoe).
La giovane, impaziente di conoscere il mondo, scappa aiutata da un astuto avvocato interpretato da Mark Ruffalo, in un percorso avventuroso attraverso i continenti, libera da ogni pregiudizio: “Parla di libertà, del modo in cui percepiamo il mondo, della posizione della donna e dell’uomo nella società, delle relazioni tra uomini e donne. Le cose sono cambiate ma non molto dagli anni Novanta del libro”, osserva il regista.
“Trovo che il tema sia contemporaneo in ogni suo aspetto. Solo la forma è il romanzo gotico, d’epoca, ma per parlare di temi moderni”.
Molte le scene di sesso nel film, su cui il regista si sofferma incalzato dalle domande dei cronisti. “Il sesso fa parte della tematica del film, della libertà del personaggio”, dice Lanthimos, spiegando di “non aver voluto fare un film eccessivamente forte”.
E sulla protagonista, Emma Stone: “Emma non si vergogna della nudità del suo corpo quando gira le scene, l’ha capito subito. Abbiamo fatto quattro film insieme e comunichiamo anche senza doverci spiegare tutto parlando. Lei capisce al volo. Esperienza straordinaria”.
Poi Lanthimos rivela una curiosità: “Per realizzare le scene di sesso ci siamo avvalsi di un coordinatore di intimità. La sua personalità è stata straordinaria, li ha messi a loro agio, creava un contatto con Emma e ha creato un clima confortevole”.
Molte scene non erano preparare nei dettagli. “Non c’era alcuna sceneggiatura per le scene di sesso, ma ci siamo messi lì e abbiamo detto ‘cosa manca’?, per renderlo abbastanza una rappresentazione del desiderio umano. Era importante per tutti noi, fa parte del film non vergognarci e non tirarci indietro”.
Il film è stato girato in gran parte a Budapest. “Abbiamo fatto un tour in Europa per trovare il luogo, perché il regista voleva costruire tutto ex novo -spiega lo scenografo Price -. Al di fuori di Londra non c’è nessun altro posto in Europa dove avremmo potuto girare se non Budapest”. Perché, rivela, “le città erano interamente da ricostruire: Londra, Parigi, Lisbona, tutte ricostruite da zero. Nessuna era reale. Ci serviva dunque un grande studio”. Il motivo lo spiega lo stesso regista: “Mi sono reso conto che dovevo costruire un mondo che non poteva essere il mondo che noi conosciamo, ma che fosse adattato agli occhi della protagonista. Questo ci ha portato a immaginare un mondo nuovo, interamente concepito da zero”.
La pellicola, prodotta da Elements Pictures e distribuito da Searchlight Pictures, The Walt Disney Company Italia/Searchlight, sarà nelle sale italiane dal 25 gennaio, distribuito da Walt Disney. L’uscita – inizialmente prevista a ridosso della Mostra – è stata posticipata a causa dello sciopero Sag-Aftra e Wga, per consentire alle star del film di poterne promuovere il lancio commerciale.