Un documentario fluviale, che ha il respiro dei grandi affreschi. Con Mr. Bachmann And His Class di Maria Speth siamo a metà strada tra Laurent Cantet e Frederick Wiseman. Da una parte la finzione di La classe, dall’altra il cinema del reale di High School. In La classe si parlava di scuole multietniche, di periferie parigine. Il titolo francese era esplicativo: Entre les murs, dentro le mura. Il mondo fuori, un microcosmo da gestire all’interno, con tutte le sue contraddizioni e difficoltà.

Con High School invece si faceva un salto nel 1968. Il bianco e nero di Wiseman ritraeva il funzionamento dell’istituzione, le attività di ogni giorno, e la chiamata alle armi per il Vietnam sempre più vicina. Si percepiva un senso di impotenza, di impossibilità di evadere dall’inevitabile.

La regista Maria Speth si ispira a entrambi per raccontare il contemporaneo. Ci porta a Stadtallendorf, una città di poco più di ventimila abitanti situata in Germania. Il protagonista è Dieter Bachmann, un insegnante ormai prossimo alla pensione, responsabile di un gruppo di alunni provenienti da dodici Paesi diversi. La sua è una didattica rivoluzionaria, inclusiva, che mira a unire, non ad allontanare.

La base di Mr. Bachmann And His Class è il dialogo, la parola, la condivisione della propria cultura. La diversità è un valore aggiunto, che arricchisce, stimola l’uguaglianza. Bachmann crea l’atmosfera che si respira in famiglia, parte dalla musica per cogliere le differenti sfumature dei suoi giovani.

Speth lo osserva, a suo modo incantata. La macchina da presa si mette al livello dei banchi, cattura ogni attimo. Per 217 minuti, una durata degna di un’opera di Wiseman appunto, la scuola riscopre il ruolo primario: educare. E di riflesso lo fa anche il cinema, seguendo la lezione tanto cara a Rossellini e a Vittorio De Seta (l’indimenticabile Diario di un maestro). Noi siamo “dentro le mura”, ma ciò che capita all’esterno non può essere ignorato. Speth riflette anche sulla storia della Germania, su un passato segnato dalla violenza e dal totalitarismo.

 

Mr. Bachmann And His Class - cr. Madonnen Film
Mr. Bachmann And His Class - cr. Madonnen Film
Mr. Bachmann And His Class - cr. Madonnen Film
Mr. Bachmann And His Class - cr. Madonnen Film

Ma Mr. Bachmann And His Class è anche un piccolo saggio di urbanistica. Dal cambiamento delle professioni, della conformazione di Stadtallendorf, si può evincere l’evolversi dei costumi, delle abitudini dei suoi cittadini. Speth si mette nella scia di Christian Petzold, che con Undine aveva mescolato una storia d’amore impossibile con la struttura di una metropoli come Berlino. Speth realizza un film sorprendente, che ha il pregio di dare speranza in un’epoca in cui le barriere sembrano prevalere sui buoni propositi. Premio della Giuria alla Berlinale 2021.