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"Bravi nel lavoro, smarriti nel privato". Sono i personaggi che Carlo Verdone mette in scena nel suo nuovo film dal titolo Si vive una volta sola, in uscita il 26 febbraio distribuito in più di settecento copie da Filmauro e Vision.
E il primo ad essere in questo modo è proprio il professor Umberto Gastaldi (Verdone), abile con il bisturi in sala operatoria, ma incapace di saper fare il padre con sua figlia Albertina (Mariana Falace), che si diletta a fare la sirenetta in televisione mostrando il suo bel lato b.
Fragili, irrisolti e maldestri nella vita privata sono anche gli altri membri dell'équipe medica guidata dal professor Gastaldi e composta dalla strumentista Lucia Santilli (Anna Foglietta), dal suo assistente Corrado Pezzella (Max Tortora) e dall'anestesista Amedeo Lasalandra (Rocco Papaleo).
"Tante persone sono bravissime nel lavoro, ma privatamente hanno una vita disastrata che non corrisponde alla venerazione che hanno nel pubblico. Siamo un po' tutti nello stesso mare e nella stessa barca", prosegue Verdone, che racconta un team di eccellenti professionisti, ma soprattutto di amici che si divertono a fare una serie di scherzi spietati nei confronti di Amedeo.
Si vive una volta sola © Giuseppe Di Viesto 2019"Il tema degli scherzi c'è, ma non è un omaggio ad Amici miei, perché poi il film prende un'altra direzione", precisa. E infatti nella seconda parte ci ritroviamo in Puglia (da Bari a Monopoli, da San Vito di Polignano, a Otranto e in provincia di Lecce, a Castro, Sant'Andrea, Porto Badisco, Santa Cesarea Terme, Serrano) in un viaggio on the road con i quattro amici.
"La Puglia con i suoi colori e la sua energia mi ha dato una suggestione importante. Amo Roma, ma talvolta è una città che ti tarpa. Penso che i miei migliori film, come Io e mia sorella o Maledetto il giorno che ti ho incontrato, li ho fatti fuori", dice Verdone, che poi sottolinea: "Dopo Benedetta follia e L'abbiamo fatta grossa, nei quali ero coprotagonista, avevo bisogno di fare un film corale. Penso che sia arrivato il momento di condividere i miei film con altri bravi attori. Sono pronto a custodirli, proteggerli ed esaltarli".
Cosa che è già avvenuta su questo set, nel quale tutti sono stati "super concentrati e ben motivati". "Siamo stati liberi e protetti e abbiamo potuto aggiungere del nostro", dice Max Tortora, che in conferenza stampa ha ricevuto il più bel complimento della sua vita: "Uno che non asciuga gli scogli". E Anna Foglietta: "C'è stato un grande spirito di unione e molta verità nei rapporti, cosa che è sempre più rara".
Prodotto da Luigi e Aurelio De Laurentiis, il film nasce da un'idea di Giovanni Veronesi, che ha scritto la sceneggiatura insieme allo stesso Verdone e a Pasquale Plastino. "Veronesi ha una comicità più toscana, un po' cinica e cattivella, io da romano ho una comicità diversa, ma dalle due cose è uscito un bel mix. Pasquale poi è stato un po' l'arbitro della situazione. Mi conosce talmente bene che spesso mi spinge ad osare di più. Ha il quadro della situazione sempre molto chiaro e lucido".
Si vive una volta solaDa sempre appassionato del mondo della medicina, questo ruolo se lo è scritto su misura? "Tutti mi dicono questo, ma non è così. Avevo interpretato il pediatra e il dentista, ma mai il chirurgo".
Al centro di Si vive una volta sola di nuovo c'è una storia d'amicizia come ne Gli anni più belli di Gabriele Muccino e Odio l'estate di Aldo, Giovanni e Giacomo. Due film che al box office stanno raggiungendo ottimi risultati. "Il cinema ha ritrovato la fiducia del pubblico, anche di quello più giovane. Questo è un bene per tutti. Si vede che le storie sono scritte meglio. Io penso che la commedia deve far divertire, ma anche far riflettere e riconoscere le fragilità attuali", conclude Verdone.