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Quando la sua produttrice Kathleen Kennedy l'ha avvisato di aver ingaggiato la sceneggiatrice di E.T. Melissa Mathison per adattare il classico per bambini di Roald Dahl, Il regista Steven Spielberg non ha trattenuto l'emozione: "Una vocina all'orecchio mi ha detto, non sarebbe la realizzazione si uno splendido sogno se lo realizzassi io?". Steven Spielberg porta fuori concorso a Cannes 69 The BFG, ovvero Il GGG (Il grande gigante gentile), tratto dall’omonimo bestseller di Roald Dahl, scrittore già saccheggiato abbondantemente dal cinema, da Charlie e la fabbrica di cioccolato a Fantastic Mr. Fox.
Protagonisti l’eponimo gigante, alto 7 metri, che a differenza dei suoi simili i bambini dagli orfanotrofi londinesi li rapisce per catturarne i sogni e non per mangiarli, e la piccola Sofia: a dare vita al primo, con performance capture e simulcast, è il premio Oscar (il ponte delle spie dello stesso Spielberg) Mark Rylance, mentre la piccola è l’esordiente Ruby Barnhill.
Dal 1° gennaio 2017 nelle nostre sale, Il GGG ha fatto rivivere a Spielberg “emozioni provate da giovane regista” e, appunto, gli ha fatto ritrovare Rylance, che dirigerà anche nel prossimo Ready Player One: “Ho la fortuna di averlo conosciuto e quella più grande di averlo amico. Ho grande rispetto per Mark, insieme ci divertiamo molto”.
Spielberg ha anche declinato ogni responsabilità nell’aver voluto adattare l’opera di uno scrittore, Dahl, accusato di antisemitismo: “Non conoscevo i suoi fatti personali, mi sono focalizzato sulla storia che ha scritto”.
Nel cast de Il GGG, che il regista definisce "una storia sull'abbracciare le nostre differenze", anche Penelope Wilton, che interpreta una spassosa Regina Elisabetta; il gigante antropofago Jermaine Clement: “Ho avuto così tante conversazioni immaginarie con Spielberg, dove pretendevo che mi chiamasse per una parte” e la coprotagonista Ruby Barnhill, 11enne attrice inglese: “Prima d’ora avevo solo fatto un corso di recitazione e uno show televisivo per bambini, essere qui oggi è splendido, un sogno che si avvera”.
Di magia, ovviamente, parla anche Spielberg: “La magia è essenziale nel nostro lavoro e nella nostra vita, perché è con la magia che diamo speranza alle persone, dunque, che possiamo migliorare il mondo”.