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Scritto e diretto da Noah Baumbach, tratto dal romanzo omonimo (1985) di Don DeLillo, White Noise apre in concorso la 79esima Mostra di Venezia: targato Netflix, arriverà sul servizio streaming il prossimo 30 dicembre.
Nel cast Adam Driver, Greta Gerwig, Don Cheadle e Lars Eidinger, racconta con ottiche ordinarie e apocalittiche insieme i tentativi di una famiglia americana moderna di affrontare i conflitti della vita quotidiana e allo stesso tempo comprendere i misteri universali dell'amore, della morte e della felicità.
“Il libro mi è risultato familiare, la mia lettura ha coinciso con l’inizio della pandemia: non potevo credere quarto fosse pertinente al momento storico e alle nostre vite”, rivela Baumbach, chiedendosi: “Come usiamo informazioni che otteniamo? La famiglia è la culla, che cosa potevo rappresentare dell’America e del mondo circa le info vere e quelle false? Come DeLillo, mi piace giocare con il linguaggio”.
Venendo alla storia, il regista americano precisa: “Creiamo rituali e strategie che ci consentono di rimandare la morte, ma invero non sappiamo come reagire, giacché siamo abituato a vedere tutto in TV”.
Fondamentale già nel libro è “la satira del mondo accademico e della cultura pop, allorché allo studio su Hitler si affianca quello su Elvis: le cose si livellano, tutto ha lo stesso peso”.
Già al lavoro precedentemente con Baumbach, Gerwig e Driver parlano rispettivamente di “qualità performativa, emotiva e intellettuale del film: abbiamo provato molto, i personaggi che nel libro sembravano figure astratte sono diventati persone e “di punti di vista diversi di Noah e De Lillo, come di chiunque altro vi si approcci. Le persone possono essere teatrali, ma questo lavoro ha confini più ampi”.
Detto che White Noise è “un film che parla di vita e morte, giacché coesistono, fanno parte della stessa cosa”, il regista Baumbach loda il compositore Danny Elfman e sulla datazione ‘80s conclude: “È la storia della cultura americana che ci circonda, ero bambino negli anni Ottanta, la mia formazione cinematografica è quella, Brian de Palma, noir e disaster movie”.