Cinematografo.tvPer il mio bene di Mimmo Verdesca
PER IL MIO BENE
di Mimmo Verdesca
con
BARBORA BOBULOVA
MARIE CHRISTINE BARRAULT
e
con
STEFANIA SANDRELLI
SARA CIOCCA
GRAZIA SCHIAVO
FABIO GROSSI
GUALTIERO BURZI
e con la partecipazione di
LEO GULLOTTA
Giovanna è una donna forte, autonoma. Guida fieramente l’azienda di famiglia e cresce da sola una figlia adolescente. La sua vita scorre solida, fino a quando non scopre di avere una grave malattia. Per la prima volta ha bisogno di qualcuno.
Cerca all'interno della famiglia un donatore compatibile, ma sua madre le confessa che non è possibile: nessuno fino a quel momento ha mai avuto il coraggio di dirle che è stata adottata. Giovanna non sa più chi è. Vorrebbe risalire alle sue vere origini ma si scontra con una legge complicata. Quando il tribunale le comunica che sua madre biologica si rifiuta di aiutarla, Giovanna decide di aggirare le regole, rintraccia la donna e si presenta da lei, decisa a farsi conoscere.
L’anziana donna che si trova davanti, Anna, è ostile e sfuggente, non si lascia avvicinare da nessuno. Mantenendo segreta la sua identità, Giovanna la avvicina con pazienza e sensibilità.
Inizia tra loro un rapporto fatto di poche parole, gesti ruvidi e affetto.
Anna lentamente si apre, inizia a fidarsi nuovamente di qualcuno, mentre Giovanna si dimentica del motivo di salute che l’ha spinta fin lì, per inseguire un bisogno di verità molto più profondo. Una verità legata alla storia della sua nascita.
"PER IL MIO BENE è il racconto del viaggio interiore di Giovanna alla ricerca delle proprie origini, fatto di scoperte sconvolgenti, accettazioni sofferte e anche di perdono. Davanti alla necessità di sopravvivere a una grave malattia, per lei diventa più forte il bisogno di fare i conti con il proprio passato e inseguire il desiderio di verità, quello che determina poi il tema principale del film: l’identità, come frutto del riconoscimento. Da dove vengo? A chi appartengo? E quindi chi sono?
Attraverso la naturale convergenza di due realtà dell’essere madri e figlie (adottive e biologiche), ogni personaggio diventa lo specchio dell’altro e il ponte naturale tra passato, presente e futuro, tanto da chiederci fino a che punto sì è madri e fino a quando si resta figli? Domande assolute, legate alla natura complessa dei rapporti umani, quelli che da sempre mi incuriosiscono, mi appassionano e mi toccano. Nel film non inseguo risposte ma osservo il risultato emotivo di queste riflessioni.
L’intera narrazione, infatti, oltre che di luoghi e ambienti, che qui sono il riflesso di un temperamento, di una condizione e di uno stato d’animo, vive soprattutto di emozioni.
Esse guidano i pensieri di tutti i personaggi, diventano il motore delle loro parole, delle loro azioni e rendono eloquenti i loro sguardi e i loro silenzi. Ho curato uno stile visivo essenziale e rigoroso per non snaturare la verità di ogni singolo sentimento raccontato, per non disperderne la vitalità e la purezza e permettere subito allo spettatore di riconoscersi e arrivare dritto al cuore di questa storia, che è, al tempo stesso, cruda e tenera, intima e universale, svelata in punta di piedi."
Mimmo Verdesca
Una produzione
RODEO DRIVE con RAI CINEMA
Dal 5 dicembre in sala
distribuito da 01 Distribution
Il film è impreziosito, oltre che dalle musiche originali composte da GERMANO MAZZOCCHETTI (edizioni musicali New Emergency Srl),
dalla presenza della canzone "La gabbia" di Mina dall'album "Ti amo come un pazzo" (PDU Music&Productions SA)
Ascoltiamo il racconto di
BARBORA BOBULOVA
Attrice
MARIE CHRISTINE BARRAULT
Attrice
LEO GULLOTTA
Attore
MIMMO VERDESCA
Regista, sceneggiatore
Servizio di Giacomo d'Alelio