Un thriller claustrofobico, dalla regia elegante, con un superbo Ralph Fiennes. Berger dipinge il ritratto di un’umanità che ha perso ogni punto di riferimento. Cinema di corpi, ma soprattutto di conflitto
Gabriele Muccino ibrida balnear-sentimentale e heist-movie con carente verosimiglianza e dialoghi sanzionabili: non va. In Grand Public alla Festa di Roma