Una figlia, un padre, un virus, l’apocalisse e le Baccanti. Ciccone lega il mito all’autobiografia, al presente pandemico, al lutto passato. Al centro la necessità assoluta di ricomporre la famiglia, oltre la morte
Chiedi chi era Fela Kuti. Rispolverando un biopic incompiuto di Michele Avantario, Vicari torna al doc per indagare vita, morte, sogni e miracoli di un artista nigeriano tanto leggendario quanto enigmatico
Un’esperienza sensoriale, melodramma cosmico e fantasy struggente, la necessità di prendersi cura del prossimo e il dovere di fare pace con se stessi: Andrew Haigh nei pressi del capolavoro
Alba Rohwracher e Herbert Nordrum trionfano tra gli interpreti, Joachim Lafosse miglior regista. Al film di Paola Cortellesi anche il Premio Speciale della Giuria e la menzione speciale per l’opera prima
Impeto civile, archeologia del sindacalismo, antropologia della classe operaia: Peter Marcias porta in sala le mobilitazioni per il lavoro nella Sardegna anni Novanta. Tra archivio e testimonianze i ambientali, il J'Accuse di una classe sociale, di un’isola ancora in cerca di dignità
La crisi della sinistra, la solidarietà di classe, Marsiglia come centro del mondo: bentornato Robert Guédiguian. Non il suo miglior film ma è sempre un piacere. Alla Festa di Roma, in Grand Public
Christian De Sica e Teresa Saponangelo illuminano una delicata e malinconica commedia gozzaniana sulla possibilità di essere felici. Alla Festa di Roma, in Grand Public
Roberto D’Agostino e Marco Giusti in Special Screening con un doc diretto da Daniele Ciprì sulle contraddizioni e l’aneddotica trasgressiva e cafonal della capitale: “In questa città si cavalca l’onda per arrivare a riva, il pensiero debole è l’antidoto per sopravvivere”, dice Dago
Alla kermesse capitolina Pino Strabioli e Fabio Masi con il docufilm Via Sicilia 57/59, sul Teatro delle Arti e su Giorgio Albertazzi. Per celebrare il centenario del grande attore, ma non solo
Dopo Le sorelle Macaluso Emma Dante tramuta in film un’altra sua opera teatrale: squallore poetico, crudeltà e tenerezza convivono. Come lo sguardo infantile e ferino di Arturo sul mondo, unico antidoto contro la violenza maschile sulle donne. In Special Screening
Patricia Arquette debutta alla regia con la trasposizione del memoir di Cheryl Della Pietra, dedicato al suo rapporto con Hunter S. Thompson: scolastico nella ricostruzione, più interessante nelle dinamiche
Alla kermesse romana il regista presenta la serie tv girata insieme al film del 1986 e mai trasmessa: “All’epoca della mafia non si sapeva nulla. Fu un atto di coraggio. Volevo Volontè, arrivai a Gazzara grazie a Guttuso”. Nel cast anche Leo Gullotta: “Tornatore ha inventato le serie di oggi”
In apparenza un trip bizzarro sull’inconscio collettivo, in realtà un pamphlet sulla cancel culture. Dal regista di Sick of Myself, con un mirabolante Nicolas Cage
Da commedia gentile ad angosciante tragedia: Antonio Albanese torna nei suoi luoghi d’origine con un film che sa unire l’urgenza del racconto alla sincerità d’esecuzione. I sogni infranti dei piccoli risparmiatori traditi dalle banche di fiducia
Professore disilluso, Vincent Lindon riscopre il senso della sua missione prendendosi cura di un giovane ragazzo rom. Dignitoso e senza ricatti emotivi, buon dramma sociale diretto da Nicolas Boukhrief
William Oldroyd porta sullo schermo il romanzo di Ottessa Moshfegh. Ma resta ingabbiato nella stessa sospensione e nelle proiezioni di inconfessabili desideri della sua giovane protagonista. Con Thomasin McKenzie e Anne Hathaway
Il regista (anche interprete) porta alla kermesse un film di denuncia su un uomo tradito dalle banche: “Rappresenta le mie origini e la mia estrazione sociale, ma soprattutto un’ingiustizia”
La regista presenta La chimera: “È un film incantato sul disincanto, su quel momento in cui abbiamo deciso, in maniera feroce e burlesca, che non c’era più spazio per il sacro”. Con Josh O’Connor: “Affascinato da San Francesco”. Dal 23 novembre in sala
Margherita Buy passa dietro la macchina da presa per raccontare la sua aerofobia (e altre nevrosi): autoanalisi a tratti divertente, con morettismi sparsi, ma dal respiro un po’ corto