“Nella mia famiglia cattocomunista le sneaker rappresentavano capitalismo e consumismo: oggi capisco che quel moralismo era un atto politico per rivendicare un’identità”. E poi le mille facce di Roma, l’evocazione neorealista, la passione per Iñárritu e Arriaga: parla il regista, in sala dal 4 luglio con la sua opera prima
Le scarpe come simbolo della tirannia del desiderio nella civiltà dei consumi: l’opera prima di Luigi Di Capua non evita il pessimismo ma sogna un mondo più tenero e gentile. Al Torino Film Festival