Se il recente cinema persiano traccia le immagini della contraddizione sociale, politica e religiosa, racconta anche della repressione, delle bugie, dell’opposizione fino alla morte: da Farhadi ad Abbasi, per Rasoulof
Il regista persiano dissidente ringrazia “Cecilia Sala che s’è presa il rischio di documentare” e predica “l’autodifesa contro il regime”: Il seme del fico sacro arriva il 20 febbraio nelle nostre sale
La scarcerazione di Panahi non deve illudere sulle intenzioni del regime: finché ci sarà saldatura tra immaginario e rivoluzione, i cineasti saranno considerati nemici da abbattere