Il meraviglioso e il futuribile, l’inquietante e il tecnologico, echi di Shakespeare e infiltrazioni freudiane: la fantascienza dalle truccherie delle origini alla svolta degli anni Cinquanta
Settant’anni fa vinceva la statuetta per Il bruto e la bella di Vincente Minnelli: la breve ma smagliante carriera di una femme fatale del cinema classico, con bagliori moderni