Il nostro presente sembra un film distopico: quante volte abbiamo visto rappresentato lo sfruttamento della paura e l’incitamento all’odio in manifesti raccapriccianti e in volantini spaventosi?
Il social media in mano ad un potente privato, per quanto di genio e di talento come il fondatore di Tesla, rischia di danneggiare il pluralismo e la libertà di parola che lui stesso ha messo tra le ragioni per cui l’ha acquisito