Mélo distopico struggente e di grande atmosfera, capace di suscitare riflessioni di natura etica e morale, su elaborazione del lutto, coscienza e ricordi: convince l’opera seconda di Piero Messina, in concorso a Berlino e in sala dal 21 marzo
"Un ossimoro proprio come il cinema", dice il regista-attore. Che dirige e interpreta (con Matilda De Angelis e Bérénice Bejo) uno script di Ettore Scola, Furio Scarpelli e Silvia Scola. Sabato 25 settembre apertura del Bif&st e dal 7 ottobre in sala