Il film con Tilda Swinton è un lavoro sul tempo – sulla compresenza, divisa dal linguaggio, di passato, presente e futuro – e sull’invisibile, quale il suono è
Apichatpong Weerasethakul in Colombia sulle tracce di frequenze misteriose. Onirico e sensoriale, non ai suoi massimi, comunque seducente. In gara a Cannes, con Tilda Swinton