L’opera seconda di Adele Tulli testimonia un’idea di “cinema del reale” che trascende e interroga il reale: un laboratorio delle immagini che interroga i limiti e le possibilità dello sguardo
Intervista alla regista classe 1982, nelle sale con un documentario incentrato sulle convenzioni e le disparità di genere: "Comizi d'amore di Pasolini il punto di riferimento principale"