Liturgie collettive e ritualità individuali: l’opera seconda della messicana Lila Avilés si muove tra il magico e l’esoterico, in uno stretto legame con la terra e con il ciclo eterno della vita e della morte
Il sequel di Ferie d’agosto, Jessica Chastain e Peter Sarsgaard in love, la prima volta di Ethan Coen senza il fratello, l’Orso d’Oro di Berlino 2023: tutti i film in arrivo
Dal debutto con La camarista alla consacrazione di Tótem: anatomia di un’autrice autodidatta che si ispira a Lucrecia Martel, Agnés Varda e John Cassavetes
L’opera seconda della messicana Lila Avilés è intima e personale, si nutre di liturgie collettive e di ritualità più individuali, in uno stretto legame con la terra e con il ciclo eterno della vita e della morte