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Daisuke Iga e Tokio Emoto in Perfect Days
Al via domenica 14 aprile la rassegna cinematografica in preparazione al Giubileo 2025 “Volti e contro-volti della Speranza”, organizzata dal Dicastero per l’Evangelizzazione, fino al 21 aprile presso il Cinema delle Province di Roma.
La rassegna è curata da Cinematografo – Fondazione Ente dello Spettacolo e offre un ricco programma di proiezioni inaugurato e concluso da due capolavori del cinema italiano: «La porta del cielo», di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini (1945), in una versione restaurata presentata dal curatore Dario E. Viganò (domenica 14 aprile alle ore 21), e «Cristo proibito» (1951) di Curzio Malaparte alla cui proiezione interverrà Enrico Magrelli, giornalista (domenica 21 aprile alle ore 21).
Da lunedì 15 a sabato 20 aprile, le proiezioni – a ingresso gratuito – sono curate da Cinematografo, con la moderazione di Davide Maria Zazzini, critico cinematografico della Rivista del Cinematografo:
· Lunedì 15 aprile alle ore 17 il film «One Life» (2023) di James Hawes, con il premio Oscar Anthony Hopkins nei panni del filantropo inglese Nicholas Winton. Interviene all’inizio della proiezione Lorenzo Ciofani, critico cinematografico della Rivista del Cinematografo.
· Lunedì 15 aprile alle ore 21 il film «Il concerto» (2009) di Radu Mihăileanu. Intervengono all’inizio della proiezione il regista Radu Mihăileanu e Federico Pontiggia, critico cinematografico della Rivista del Cinematografo.
· Martedì 16 aprile alle ore 17 e alle ore 21 il film «La chimera» (2023) di Alice Rohrwacher con Josh O’Connor e Isabella Rossellini. Interviene all’inizio della proiezione Mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo.
· Mercoledì 17 aprile alle ore 17 e alle ore 21 il film «Chiara» (2002) di Susanna Nicchiarelli. Intervengono alla fine della proiezione la regista Susanna Nicchiarelli e Mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo.
· Giovedì 18 aprile alle ore 17 il film «Silence» (2016) di Martin Scorsese. Intervengono all’inizio della proiezione Gianluca Arnone, critico cinematografico della Rivista del Cinematografo, e Diego Mattei S.J, critico cinematografico de La Civiltà Cattolica.
· Giovedì 18 aprile alle ore 21 il film «Another End» di Piero Messina. Interviene all’inizio della proiezione il regista Piero Messina con Gian Luca Pisacane, critico cinematografico della Rivista del Cinematografo. Seguirà dibattito finale con gli stessi.
· Venerdì 19 aprile alle ore 17 e alle ore 21 il film «Perfect Days» (2023) di Wim Wenders. Intervengono, prima della proiezione delle ore 17, Valerio Sammarco, critico cinematografico della Rivista del Cinematografo, e Isabella Lapalorcia, dell’Istituto di cultura giapponese. Mentre prima della proiezione delle ore 21 intervengono Marina Sanna, critica cinematografica della Rivista del Cinematografo e Angela Prudenzi, critica, produttrice, regista.
· Sabato 20 aprile alle ore 17 e alle ore 21 il film «Foglie al vento» (2023) di Aki Kaurismäki. Anne Riitta Ciccone, regista e sceneggiatrice, interviene, al termine della proiezione delle ore 17, e prima della proiezione delle ore 21.
Durante la conferenza stampa tenutasi nella Sala Stampa Vaticana lo scorso 4 aprile, mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, ha affermato «‘Pellegrini di speranza’ è un motto che possiede intenzionalmente delle caratteristiche universali: tutti sperano nessuno escluso. L’esperienza della speranza è radicata nel cuore di ogni persona come desiderio di un bene che si realizzi. (…) L’esigenza di dare voce alla speranza accomuna i saperi e rende l’umanità più coinvolta in un processo di progresso e di benessere. È un desiderio reale da raggiungere».
Il senso della proposta della rassegna cinematografica nasce da qui.
La speranza è una virtù nascosta, paziente, tenace. Non è astratta, ma al contrario molto concreta, perché si affida all’aspettativa che si realizzi qualcosa, e per questo agisce attraverso il comportamento umano. La troviamo in ogni cultura, nella letteratura, nella filosofia, nel pensiero comune. Si incarna in Sir Nicholas Winton, artefice dell’operazione Kindertransport, che poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale ha permesso di sottrarre alla persecuzione nazista 669 bambini ebrei, a Praga. Lo racconta il regista James Hawes nel suo «One life», basato su una storia vera. Il contraltare della speranza è la disperazione, quella che devono combattere i cristiani in Giappone nel XVII secolo. La salvezza è riposta in Padre Rodrigues, che diventa l’ultimo baluardo per coloro che non vogliono abiurare la propria fede, come ci ricorda Martin Scorsese in «Silence». Santa Chiara ha rifiutato la clausura per portare aiuto e coraggio ai bisognosi, nonostante gli ostacoli sul suo cammino. Lo vediamo in «Chiara» di Susanna Nicchiarelli. Il dolore per la perdita di una persona cara può privare di una prospettiva legata all’eternità, confinando le persone nel passato, alla ricerca di chi non c’è più. È al centro di «Another End» di Piero Messina. Ma è anche in «La chimera» di Alice Rohrwacher, che trova la sua trascendenza nell’arte, nella ricerca della bellezza. Serve un orizzonte più luminoso. “Feeling good” canta Nina Simone negli ultimi minuti di «Perfect Days» di Wim Wenders. Un nuovo giorno è la speranza nel futuro, guardando ai lati positivi della vita. Le avversità possono piegare l’individuo, la cui esistenza diventa un lento trascinarsi quotidiano. Gli ultimi diventano «Foglie al vento», mentre Aki Kaurismäki ci rammenta che tutti hanno il diritto di sperare in un’ultima occasione. In un’atmosfera surreale che profuma di cinefilia.