Confermate tutte le indiscrezioni della vigilia: il Leone d’Oro di Venezia 81 è The Room Next Door di Pedro Almodóvar.

Il regista spagnolo 74enne – al suo primo film in lingua inglese (dopo i corti The Human Voice e Strange Way of Life) – si aggiudica così il riconoscimento più importante della Mostra per la prima volta, dopo aver ricevuto il Leone d’Oro alla Carriera nel 2019.

Julianne Moore e Tilda Swinton in The Room Next Door
Julianne Moore e Tilda Swinton in The Room Next Door

Julianne Moore e Tilda Swinton in The Room Next Door

Altro dato da non sottovalutare, è in assoluto il primo Leone d’Oro della Mostra ad un film di produzione spagnola, mentre fino ad oggi l’unico regista spagnolo ad averlo vinto fu Luis Buñuel (naturalizzato messicano) nel 1967 con Bella di giorno (produzione francese).

Inoltre dal 2017 (La forma dell’acqua di Guillermo del Toro) il Leone d’Oro è andato sei volte su otto ad un film anglofono, in tutti e sei i casi battente bandiera (anche) statunitense: l’anno scorso Povere creature era coproduzione UK-Irlanda-USA, quest’anno The Room Next Door è Spagna-USA. Il film uscirà in Italia il prossimo 5 dicembre, distribuito da Warner Bros.

Nel discorso di ringraziamenti, Almodóvar conclude parlando di eutanasia, tema al centro del suo film: “Dobbiamo rispettare e non intervenire nelle decisioni individuali. Gli esseri umani devono essere liberi di vivere e morire. Dire addio a questo mondo in modo dignitoso è un diritto fondamentale di ogni essere umano”.

Rimangono fuori dal palmares Joker: Folie à deux di Todd Phillips e Queer di Luca Guadagnino.

L’Italia sorride comunque, però, grazie al Leone d’ArgentoGran Premio della Giuria per Vermiglio di Maura Delpero, mentre Brady Corbet si aggiudica il Leone d’Argento per la migliore regia grazie a The Brutalist.

Vermiglio Ph. Fabrizio de Blasio
Vermiglio Ph. Fabrizio de Blasio

Vermiglio Ph. Fabrizio de Blasio

C’è un pizzico d’Italia (a livello produttivo) anche nel Premio Speciale della Giuria, assegnato ad April della georgiana Dea Kulumbegashvili

Le Coppe Volpi per le migliori interpretazioni vanno a Nicole Kidman per Babygirl e Vincent Lindon per Jouer avec le feu, mentre il Premio per la migliore sceneggiatura va a Murilo Hauser e Heitor Lorega per il film diretto da Walter Salles, Ainda estou aqui (I’m Still Here). 

Nicole Kidman - Foto Karen Di Paola
Nicole Kidman - Foto Karen Di Paola

Nicole Kidman - Foto Karen Di Paola

Infine, il Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore emergente viene assegnato al francese Paul Kircher per Leurs enfants après eux di Ludovic Boukherma e Zoran Boukherma.

A conti fatti, dunque, la giuria presieduta da Isabelle Huppert – e composta da e composta da James Gray, Andrew Haigh, Agnieszka Holland, Kleber Mendonça Filho, Abderrahmane Sissako, Giuseppe Tornatore, Julia von Heinz, Zhang Ziyi – assegna due riconoscimenti ad attori maschi francesi. E, più in generale, su 8 premi totali 5 vedono la Francia come paese produttore o coproduttore. 

Leurs enfants après eux
Leurs enfants après eux
(Marie-Camille Orlando / Trésor Films, Chi-Fou-Mi Productions, Warner Bros.)

Per quanto riguarda il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” la giuria presieduta da Gianni Canova e composta da Ricky D’Ambrose, Taylor Russell, Bárbara Paz, Jacob Wong assegna il premio a Familiar Touch di Sarah Friedland (Stati Uniti), film che ottiene anche il premio per la migliore regia e per la migliore interpretazione femminile (Kathleen Chalfant) nella sezione Orizzonti del Festival.

Kathleen Chalfant in Familiar Touch - Credits Armchair Poetics LLC
Kathleen Chalfant in Familiar Touch - Credits Armchair Poetics LLC

Kathleen Chalfant in Familiar Touch - Credits Armchair Poetics LLC

Qui la giuria presieduta da Debra Granik e composta da Ali Asgari, Soudade Kaadan, Christos Nikou, Tuva Novotny, Gábor Reisz e Valia Santella, dopo aver visionato i 19 lungometraggi e i 13 cortometraggi in concorso, assegna il Premio per il Miglior Film a The New Year That Never Came di Bogdan Mureșanu (Romania, Serbia), il Premio Speciale della Giuria a One of Those Days When Hemme Dies di Murat Fıratoğlu (Turchia), il Premio per la migliore interpretazione maschile a Francesco Gheghi per Familia di Francesco Costabile (Italia), il premio per la migliore sceneggiatura a Scandar Copti per il film Happy Holidays (Palestina, Germania, France, Italy, Qatar).

Francesco Gheghi in Familia
Francesco Gheghi in Familia

Francesco Gheghi in Familia 

Il miglior cortometraggio della sezione Orizzonti è Who Loves the Sun di Arshia Shakiba (Canada), mentre la nomination per gli European Film Awards 2024 tra i VENICE SHORT la ottiene René va alla guerra di Luca Ferri, Morgan Menegazzo e Mariachiara Pernisa (Italia).

Il Premio degli Spettatori – Armani Beauty per il miglior film di Orizzonti Extra se lo aggiudica Shahed (The Witness) di Nader Saeivar (Germania, Austria).

VENEZIA CLASSICI

La Giuria presieduta da Renato De Maria e composta da 24 studenti – indicati dai docenti - dei corsi di cinema delle università italiane, assegna il

– PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA a:

Chain Reactions di Alexandre O. Philippe (Stati Uniti)

- il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR FILM RESTAURATO a:

Ecce Bombo di Nanni Moretti (Italia, 1978)

VENICE IMMERSIVE

La Giuria presieduta da Celine Daemen e composta da Marion Burger e Adriaan Lokman dopo aver visionato i 26 progetti in concorso, assegna:

- Il GRAN PREMIO VENICE IMMERSIVE a

ITO MEIKYŪ di Boris Labbé (Francia, Lussemburgo)

- Il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA VENICE IMMERSIVE a

OTO’S PLANET di Gwenael François (Lussemburgo, Canada, Francia)

- Il PREMIO PER LA REALIZZAZIONE VENICE IMMERSIVE a

IMPULSE: PLAYING WITH REALITY di Barry Gene Murphy, May Abdalla (Regno Unito, Francia)