Per essere un’opera prima (sia chiaro) al box office sta raggiungendo buonissimi risultati (attualmente è sesto in classifica, dove capeggiano ovviamente Deadpool & Wolverine e Inside Out 2). Il significato, come dice il regista Nicola Conversa, è insito nel titolo di questo film in sala da giovedì 25 luglio con Vision: Un oggi alla volta, ovvero “bisogna guardare al presente e non al futuro”.

“Volevo parlare di quella zona d’ombra in cui i ragazzi si sentono costantemente in ritardo sia nell’amore che nei sentimenti”, prosegue. Il risultato è un teen movie con protagonisti Tommaso Cassissa, al suo esordio, e Ginevra Francesconi nel ruolo di Marco e Aria. Lui è un ansioso diciannovenne prossimo alla maturità, lei si è diplomata l’anno precedente e vive ogni giorno come se fosse l’ultimo, un oggi alla volta, per colpa di una malattia degenerativa che la fa andare a dormire senza sapere se davvero ci sarà un domani o meno.

La loro storia d’amore che nasce da uno spunto reale. “Un mio amico conobbe una ragazza in discoteca e lei dopo averlo baciato gli lasciò il numero, ma la musica era troppo alta e lui lo segnò sbagliato- racconta-. Non aveva sentito bene le ultime due cifre. Quando poi la contattò, le rispose un’altra. Iniziò a chattare con lei e alla fine ora stanno insieme da più di dieci anni. Diciamo che un numero sbagliato gli ha cambiato la vita. Ci vuole fortuna a incontrarsi, ma anche a mantenere una relazione”.

I suoi riferimenti cinematografici sono: Il ciclone di Pieraccioni, Ovosodo di Virzì e Questione di tempo di Richard Curtis. “Ho voluto omaggiarli in qualche modo e ritrovare quella leggerezza che sta all’interno dei loro film. Il primo mi mette allegria, il secondo racconta bene una generazione e l’ultimo è il film che io avrei voluto fare”.

Tommaso Cassissa e Ginevra Francesconi in Un oggi alla volta
Tommaso Cassissa e Ginevra Francesconi in Un oggi alla volta

Tommaso Cassissa e Ginevra Francesconi in Un oggi alla volta

E poi ancora: “Ho voluto raccontare una generazione che ha un po’ paura. Nel film a un certo punto Marco dice che per lui l’amore è una costante partita di slot, cioè che speri sempre che la persona successiva sia meglio dell’altra. Noi ci fidanziamo e ci lasciamo sui social. In questa storia da una parte c’è un ragazzo che costantemente è disinnamorato di tutto, dall’altra una ragazza che ha poco tempo, ma è quella più a fuoco di tutti. L’amore va bene come mano per andare avanti, ma non per rallentare. I treni si aspettano, non le persone, come si dice in una battuta del film. Ho parlato anche un po’ della pandemia facendo riferimento alla DAD”.

Realizzato in collaborazione con Trentino Film Commission, il film è interamente girato nella provincia di Trento. Nel cast anche Francesco Centorame, Katia Follesa, Marilù Pipitone, Edoardo Pagliai, Federica Pagliaroli, Cesare Bocci e Elisabetta De Palo. “Ho avuto piena libertà nello scegliere gli attori e le attrici. Ho scelto dei giovanissimi, alcuni al loro esordio e poi c’è Ginevra Francesconi che per me è il più grande talento della sua generazione”, dice.

Al suo esordio anche l’autore delle musiche, ovvero Andrea Stocchino. Musiche che giocano un ruolo importante nella storia a cominciare dal brano Aria, che prende il nome dalla protagonista. “La canzone del film ha già più di 8mila visualizzazioni su Spotify. Sono tantissime. Il testo racconta già tutta la storia del film”.

Infine conclude: “Al cinema ci sono due tipi di offerte. I blockbuster che comandano al botteghino e poi i film italiani ai quali spesso manca la storia. Sono contentissimo che il mio film sta avendo questo successo anche grazie al passaparola. Le persone mi dicono che fa riflettere. C’è anche il mondo dei social e delle chat. D’altronde io vengo dal web e non volevo rinnegare questa mia parte passando al cinema”.