“Non la conoscevo: è stata la prima donna a fondare un ordine religioso quando non era assolutamente previsto. D’altronde tutti i giorni noi donne dobbiamo distruggere il pregiudizio che gli uomini hanno su di noi”. Così Cristiana Dell’Anna parlando di Santa Francesca Cabrini, personaggio da lei interpretato nel film del messicano Alejandro Monteverde. Arriverà in Italia il 13, il 14 e il 15 ottobre distribuito da Dominus Pictures, ma Francesca Cabrini (questo il titolo) è già uscito negli Stati Uniti (per la precisione lo scorso marzo) dove ha incassato più di 20 milioni di euro.

“Ho letto tante biografie per interpretare questa importante figura storica- prosegue Dell’Anna-. Ho fatto un lungo lavoro di ricerca e mi sono servite soprattutto le lettere che lei ha scambiato con l’arcivescovo di New York per costruire il mio personaggio. Veniva sempre descritta come una bambina vivace che sognava una cosa specifica: la libertà di poter scegliere. Lei lo ha fatto attraverso la propria missione. Non voleva essere comandata da nessuno e lei, pur stando all’interno di un’organizzazione estremamente maschilista, ci riuscì”.

Giancarlo Giannini e Fausto Russo Alesi in Francesca Cabrini
Giancarlo Giannini e Fausto Russo Alesi in Francesca Cabrini

Giancarlo Giannini e Fausto Russo Alesi in Francesca Cabrini

Nel cast anche Giancarlo Giannini nel ruolo di Papa Leone XIII, Francesca Romana Maggiora Vergano nei panni di una cortigiana, il giovane Federico Ielapi, David Morse e John Lithgow. “Non conoscevo la storia di Francesca Cabrini- dice Giannini-. È una donna straordinaria, precaria anche in salute, che ha portato avanti le sue idee in modo incredibile. Il Papa che interpreto ha intuito la grande forza spirituale di questa donna che poi è diventata persino santa”.

E Francesca Romana Maggiora (ora in sala ne Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini): “Questa è una storia italiana molto importante perché racconta una donna che ha cambiato la nostra storia. È stata suora, imprenditrice, architetta persino manovale. Nel film interpreto Vittoria, una giovane donna che crede di non valere nulla e di non avere una personalità perché oggetto degli altri. Sia Vittoria che Francesca sebbene diversissime all’apparenza, la prima cortigiana, la seconda una suora, hanno molto in comune. E questo ci insegna che siamo tutti uguali e che una mano tesa va accolta: un messaggio molto contemporaneo”.

Prodotto da Leo Severino e Jonathan Sanger, il film vanta la canzone originale Dare To Be cantata da Andrea Bocelli e Virginia Bocelli con già più di un milione di visualizzazioni. “Cabrini è una persona speciale- racconta Jonathan Sanger-. Ho voluto fare un film su una donna di valore, una suora, senza dargli un taglio religioso. Per farlo abbiamo passato più di dieci giorni nel 2018 nella sua casa madre a Codogno e ho letto più di ventisei biografie su Francesca Cabrini. Ogni cosa nel film è corretta storicamente”. “Un film storico su una santa vissuta a fine Ottocento che grazie al suo coraggio riuscì a fare missioni impossibili come il primo ospedale aperto a tutti in America e tantissimi orfanotrofi”, conclude la distributrice Federica Picchi.