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“Mercoledì è come me”. Tim Burton è ospite oggi di Lucca Comics & Games 2022 in occasione dell’anteprima europea del primo episodio di Mercoledì, la serie tv da lui diretta e in arrivo su Netflix il 23 novembre.
Dopo la conferenza stampa presso il Teatro del Giglio di Lucca, Tim Burton ha salutato il pubblico in Piazza San Michele, dove lo attendevano più di 8mila tra fan e cosplayer di Mercoledì e della Famiglia Addams al completo.
Nel ruolo della protagonista Jenna Ortega, affiancata da Gwendoline Christie (preside Larissa Weems), Jamie McShane (sceriffo Galpin), Percy Hynes White (Xavier Thorpe), Hunter Doohan (Tyler Galpin), Emma Myers (Enid Sinclair), a interpretare gli altri membri della famiglia Addams sono Catherine Zeta-Jones (Morticia Addams), Luis Guzmán (Gomez Addams), Isaac Ordonez (Pugsley Addams) e Fred Armisen (Zio Fester).
Burton, che firma la regia dei primi quattro episodi, rivela l’apparentamento con la sue eroina: “Condivido lo stesso punto di vista in bianco e nero sul mondo di Mercoledì, mi identifico, è fonte di grande ispirazione. È sempre molto chiara e diretta, dice quel che pensa, nonostante questo la metta nei guai. Mercoledì è una reietta in una scuola di reietti, e così io mi sono sentito per tutta al vita, che fosse il rapporto con i miei familiari o la scuola”.
Il regista loda la prova di Jenna Ortega: “Senza di lei non ci sarebbe stata la serie, ha dato forza a un personaggio, appunto, in bianco e nero che lascia intravedere sfumature umane” e confessa un rifiuto per il web: “Ho paura di internet, ogni volta mi ritrovo in qualche buco nero”.
Burton si congratula con il compositore, sodale, Danny Elfman per aver preso parte al progetto: “è tornato a essere una rockstar, bello abbia avuto tempo”, si compiace del personaggio di Mano che ha un look consunto, stropicciato “alla Dustin Hoffman”, e battezzando la serialità non dimentica il primo amore, il cinema: “È stato interessante lavorare a un ritmo diverso, provare una cottura lenta, ma credo ci sia ancora spazio oggi per i film. Comunque che si facciano serie o lungometraggi non è così importante, siamo una sola grande e strana famiglia”.