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The Life of Chuck
The Life of Chuck di Mike Flanagan ha vinto il People’s Choice Award alla 49a edizione del Toronto International Film Festival, battendo Emilia Pérez di Jacques Audiard e Anora di Sean Baker. Il riconoscimento è storicamente considerato un forte indicatore per gli Oscar: negli ultimi anni, infatti, il pubblico della kermesse canadese ha decretato le vittorie di Il lato positivo, 12 anni schiavo, The Imitation Game, Room, La La land, The Manifesti a Ebbing Missouri, Green Book, JoJo Rabbit, Nomadland, Belfast e The Fabelmans e American Fiction, tutti film che hanno ricevuto statuette e nomination dall’Academy. L’ultimo vincitore del TIFF a non aver ricevuto alcuna nomination agli Oscar è E ora dove andiamo? di Nadine Labaki (2011).
Tratto dal racconto di Stephen King, The Life of Chuck è una storia in tre capitoli incentrata su un’imminente apocalisse. Il protagonista è Tom Hiddleston, nel cast anche Mark Hamill, Chiwetel Ejiofor, Karen Gillan e Jacob Tremblay. Generalmente, il vincitore del TIFF People’s Choice ottiene una nomination all’Oscar come miglior film e talvolta vince, ma quest’anno la situazione sembra essere più compessa: al momento The Life of Chuck non ha una distribuzione negli Stati Uniti. Poiché ha ottenuto alcuni successi con Netflix (Hill House, La caduta della casa degli Usher, Midnight Mass), è possibile che Flanagan possa trovare una sponda nella piattaforma, ma ci sono due problemi: nel 2023, l’autore ha firmato un accordo con Amazon Studios per realizzare progetti televisivi (un contratto simile a quello precedentemente stipulato con Netflix); inoltre, lo streamer ha già dei film in corsa per gli Oscar, da The Piano Lesson di Malcolm Washington alle recenti aquisizioni Maria di Pablo Larraín e lo stesso Emilia Pérez.
Oltre alle hit di Cannes di Baker e Audiard, altri film presentati a Toronto sembrano puntare alle statuette dell’Academy, in primis Saturday Night di Jason Reitman, rievocazione della prima puntata dello storico show comico con un cast di giovani molto lanciati (Gabriel LaBelle, Rachel Sennott, Cory Michael Smith, Ella Hunt, Finn Wolfhard, Nicholas Braun, Cooper Hoffman più Willem Dafoe, Matthew Rhys e JK Simmons), e Il robot selvaggio, acclamato cartoon della Dreamworks diretto da Chris Sanders e tratto dall’omonimo romanzo illustrato di Peter Brown. Anche The Substance, già premiato a Cannes, ha consolidato la sua reputazione, vincendo il People’s Choice Midnight Madness Award.
Sul fronte dei documentari c’è molto fermento attorno a Will & Harper di Josh Greenbaum, che segue il viaggio on the road di Will Ferrell e della sua migliore amica, Harper Steele, che gli annuncia di essere una donna transgender. Non sono mancate le polemiche per The Bibi Files, il documentario sulle accuse di corruzione, frode e violazione della fiducia a Benjamin Netanyahu, ma a vincere il premio del pubblico è The Tragically Hip: No Dress Rehearsal, una serie in quattro parti sulla più influente rockband canadese.