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Gaia Girace e Micaela Ramazzotti in The Good Mothers - Ⓒ 2022_ Wildside s.r.l. – House productions LTD_ph.Claudio Iannone
"Questa è una storia universale, ci si possono riconoscere anche le donne iraniane e in generale tutte le donne in lotta contro il patriarcato".
Elisa Amoruso sintetizza così, a Berlino, dove The Good Mothers si è aggiudicata il Berlinale Series Award, premio istituito quest'anno e il primo dedicato alla seria
lità nella storia della Berlinale, il senso del format in 6 episodi (Amoruso dirige gli ultimi 3) che dal 5 aprile sarà disponibile su Disney+.Basata sull’omonimo bestseller del giornalista Alex Perry, premiato dalla Foreign Press Association, e adattato per lo schermo da Stephen Butchard, il progetto vede la regia di Julian Jarrold (The Crown, Becoming Jane) e della già citata Elisa Amoruso ed è prodotto da House Productions e Wildside, una società del gruppo Fremantle.
The Good Mothers racconta le dinamiche della 'ndrangheta dal punto di vista delle donne che hanno osato sfidarla dalle fondamenta: da Lea Garofalo (Micaela Ramazzotti) alla figlia Denise (Gaia Girace), passando per Giuseppina Pesce (Valentina Bellè) e Maria Concetta Cacciola (Simona Distefano).
Nei primi due episodi - quelli ospitati in anteprima alla Berlinale, entrambi diretti da Julian Jarrold - si avverte sin da subito la cifra scelta per raccontare queste storie, storie di privazione e dolore, di coraggio e riscatto (come già fatto recentemente anche dal grande schermo con Una femmina di Francesco Costabile, anche questo al Festival di Berlino, ma l'anno scorso): confezione di altissimo livello, atmosfera capace di non far calare mai la tensione e il senso di pericolo imminente, la narrazione prende il via dall'arrivo a Milano di Lea Garofalo - dapprima testimone di giustizia, ora "abbandonata" dallo Stato - che raggiunge il marito Carlo Cosco (Francesco Colella, superlativo) insieme alla figlia Denise, dopo che per anni sono rimaste nascoste da lui e dai suoi affari. Prima di ripartire da Milano, però, la donna scompare misteriosamente.
Parallelamente, tra Rosarno e Gioia Tauro, Giuseppina Pesce agisce attivamente seguendo i dettami del potente clan di famiglia, ma al tempo stesso vorrebbe poter decidere della sua vita.
"Cavalli di Troia", secondo l'intuizione della PM Anna Colace (Barbara Chichiarelli), queste donne potrebbero davvero contribuire ad abbattere le cosche, affrancandosi dal potere criminale della 'ndrangheta e collaborare con la giustizia, combattendo contro le loro stesse famiglie per il diritto di sopravvivere e di costruire un nuovo futuro per se stesse e per i loro figli. Ma è una strategia che comporterà rischi enormi.
Le pagine della storia recente di questo paese sono state già bagnate dal sangue di alcune di queste donne coraggiose, donne alle quali The Good Mothers rende il doveroso omaggio, aggirando con abilità il pericolo di renderle santini piegati alle logiche del patetismo e del ricatto emotivo.