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TÓTEM (credits: Limerencia Films)
Nella cornice del Cinema Nuovo Olimpia che ha ospitato il Tertio Millennio Film Fest per cinque giorni, dal 14 al 18 novembre, sono stati annunciati i film vincitori della XXVII edizione del festival: per la Giuria Interreligiosa Tótem - Il mio sole di Lila Avilés è il miglior film in concorso, menzione speciale per The Man From Rome di Jaap van Heusden. La Giuria della Critica SNCCI ha assegnato il Premio per il miglior film a Una madre di Stefano Chiantini e la menzione speciale a Tótem - Il mio sole di Lila Avilés. A Explanation for Everything di Gábor Reisz il Premio della Giuria Nuovi Sguardi, menzione speciale a The Red Suitecase di Fidel Devkota .
La Giuria Interreligiosa, presieduta dal regista Radu Mihăileanu e composta da Guglielmo Doryu Cappelli, Delegato Unione Buddhista Italiana, Sira Fatucci, Delegata UCEI - Unione delle Comunità Ebraiche italiane, Muhammad Pallavicini, Delegato COREIS - Comunità Religiosa Islamica Italiana, Giuseppe Bellasalma, Delegato Chiesa Valdese, Lilamaya Devi, Delegata Unione Induista Italiana, Rosario Tronnolone, giornalista Radio Vaticana, ha assegnato il Premio Tertio Millennio Film Fest per il miglior film a Tótem - Il mio sole di Lila Avilés con la seguente motivazione:
"Il Premio del Tertio Millennio Film Fest va a un film di grande potenza, nel quale l'amore e la grande forza delle donne e di una bambina rimediano alla debolezza degli uomini. È un film luminoso, malgrado la morte in agguato, nel quale il linguaggio cinematografico, assai vivo, è al servizio del racconto".
Menzione speciale a The Man From Rome di Jaap van Heusden. Si legge nella motivazione:
“Un film che interroga noi tutti, sia religiosi che laici, sulla tensione del rapportarsi alle differenti manifestazioni del Sacro, soprattutto quelle che apparentemente appaiono distanti dal nostro modo di vivere la religiosità. Nella sua tormentata ricerca della Verità, il protagonista (interpretato con passione da Michele Riondino) attraversa una dura messa in discussione delle proprie certezze e realizza che ciò che cerca è nella sua essenza mutevole e inafferrabile, e, di conseguenza, non può che sviluppare uno sguardo empatico e compassionevole. L’incontro con il Sacro fiorisce quindi nel momento in cui apriamo il nostro cuore e incontriamo l’altro/diverso da noi con le sue sofferenze e le sue speranze".
La giuria della Critica SNCCI, composta da Joana Fresu De Azevedo, Alessandro Amato e Domenico Palattella, ha assegnato il premio al miglior film a Una madre di Stefano Chiantini con la seguente motivazione:
“Tre donne. Tre diverse generazioni a confronto con maternità rifiutate, negate, obbligate. Una direzione scenica e attoriale che non si abbandona a scelte scontate. Ma che entra con naturalezza nella profondità dell'animo dei personaggi”.
La menzione speciale della giuria della Critica è stata assegnata a Tótem - Il mio sole di Lila Avilés:
“Con la delicatezza di uno sguardo attento ai moti del sentimento, un film in cui amore e lutto si fondono perfettamente nell'intimità della regia per esplodere nei magnetici occhi della giovanissima protagonista”.
Il premio “Nuovi Sguardi” decretato dagli studenti di cinema dell'Università Pontificia Salesiana è stato assegnato a Explanation for Everything di Gábor Reisz. Si legge nella motivazione:
“Explanation for Everything è riuscito al meglio a catturare l’attenzione di noi giovani facendoci rispecchiare nei protagonisti e nelle loro emozioni, ed è stato in grado di informarci su realtà politiche vicine e allo stesso tempo lontane da noi delle quali però si sa poco. Fornisce anche una chiara dimostrazione di quanto sia importante la correttezza di una notizia visto il suo forte impatto nella collettività”.
Gli studenti dell’Università Pontificia Salesiana, inoltre, hanno deciso di attribuire una menzione di merito a The Red Suitecase di Fidel Devkota “perché tratta con estrema delicatezza e attenzione la questione Nepalese e il disagio che vive la popolazione. È un film che cattura con estrema facilità l'attenzione del pubblico grazie alla semplicità lineare che affascina lo spettatore dall'inizio all'epilogo della narrazione, grazie anche e soprattutto alla cura dei dettagli”.
Il festival, organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo, con il contributo della Direzione Generale Cinema e audiovisivo del MiC e con il patrocinio del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, dell’Ufficio Comunicazioni Sociali e dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (UNEDI) della CEI, promuove il cinema come luogo di dialogo interreligioso e interculturale, avvalendosi della collaborazione delle principali comunità religiose presenti in Italia: la Chiesa Valdese, l'UCEI, l'UCOII, la Coreis, l'Unione buddhista italiana e l'Unione induista italiana.
Appuntamento al prossimo anno con la XXVIII edizione.