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È firmata da Takoua Ben Mohamed la locandina, del XXVI Tertio Millennio Film Fest. La graphic journalist italo-tunisina - nominata donna dell’anno per «D la Repubblica» 2021 e tra le 100 donne dell’anno per il settimanale «F» - rievoca uno degli episodi biblici più noti: l'uccisione di Abele. Ed è proprio Il ritorno di Caino? il titolo scelto quest'anno dal festival dell'Ente dello Spettacolo che si svolgerà al Cinema Greenwich di Roma dal 14 al 18 novembre 2022.
Il tema del Male lega i 12 lungometraggi e gli 8 cortometraggi in concorso. «Caino è tornato. Ammesso se ne sia mai andato - afferma Gianluca Arnone codirettore artistico del festival - come da punto di domanda del titolo scelto per la ventiseiesima edizione di Tertio Millennio Film Fest: Il ritorno di Caino? La forma dubitativa, voluta dalle comunità religiose che con Cinematografo collaborano al tavolo di progettazione del festival, apre in verità ad altra suggestione, che interroga il modo in cui la cultura secolarizzata banalizza ormai il tema del Male». Marina Sanna, codirettrice artistica, aggiunge «Tertio Millennio Film Fest intende far luce su un tema così importante - soprattutto in questi tempi caratterizzati da terrorismi, guerre, disastri ambientali e orrori vari - con la voce originale e profonda propria dei film di alto profilo in concorso».
Le opere in concorso non hanno solo l’obiettivo di indagare il tema ma anche di dar voce al grido degli innocenti: che si tratti di un urlo che sale al Cielo, di ribellione morale o di sacrificio apparentemente inutile, il cinema sa ripensare il male come ontologia del bene e mezzo della sacralità della vittima.