PHOTO
Tahar Ben Jelloun
Sarà Tahar Ben Jelloun il presidente onorario della XIII edizione del premio Bookciak, Azione! 2024, ideato e diretto da Gabriella Gallozzi,che quest’anno pone la sua attenzione su un tema urgente: La pace quotidiana.
La premiazione a Venezia il 27 agosto, nell’ambito del tradizionale evento di pre-apertura delle Giornate degli Autori, con l'adesione dei Giornalisti Cinematografici (SNGCI).
“Questo è il tempo della guerra, il tempo delle rappresaglie, il tempo della vendetta, ma un giorno arriverà il tempo del dialogo”. Ben Jelloun, scrittore, poeta e giornalista, “arabo e musulmano di nascita”, alla ricerca della pace attraverso il confronto interculturale, ha dedicato l’intera sua opera che si completa con L’urlo. Israele e Palestina . La necessità del dialogo al tempo della guerra . Ultimo libro dell’autore portato recentemente in libreria da La nave di Teseo, casa editrice protagonista, tra le altre, di questa edizione del concorso.
Oltre a presiedere il premio, Ben Jelloun sarà poi protagonista della giornata inaugurale della XXI edizione delle Giornate degli Autori e incontrerà il pubblico parlando di ruolo della cultura e simboli della pace.
Tra le novità 2024 di Bookciak Azione! troviamo infatti “La casa editrice dell’anno”, con una collaborazione speciale volta a declinare in modo nuovo il rapporto tra letteratura e cinema.
Ad inaugurare il nuovo percorso è proprio La nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi con l’ultimo libro di Tahar Ben Jelloun. Saranno gli studenti dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni di Busto Arsizio a realizzare il bookciak ispirato al libro.
Nato a Fes, in Marocco nel 1944 e residente a Parigi dove ha ultimato gli studi, Tahar Ben Jelloun è una delle voci più prestigiose della letteratura internazionale il cui nome si lega a testi capitali d'impegno politico e sociale. Il razzismo spiegato a mia figlia è un bestseller che conta numerose riedizioni in tutto il mondo e il “Global Tolerance Award”. I primi romanzi che lo rivelano (siamo a metà anni 80) sono Creatura di sabbia e Notte fatale (quest’ultimo premio Goncourtnel 1988) e affrontano i temi identitari (cancellazione e ritrovamento di un'identità femminile) e la violenza legata ai contesti culturali. La solitudine e lo sradicamento vissuti dagli immigrati sono centrali fin da subito nella sua opera (L’estrema solitudine, Le pareti della solitudine) che non ha mai smesso di guardare al mondo degli esclusi e dei diversi (Harrouda, Moha il folle, Moha il saggio). Vari, ancora, i titoli dedicati all’attualità più scottante, l’11 settembre e lo scontro di civiltà in atto (L’Islam spiegato ai nostri figli, È questo l’Islam che fa paura), le primavere arabe (Fuoco. Una storia vera) e anche un viaggio nel Sud Italia, tra Napoli, Sicilia e Calabria (Dove lo Stato non c’è) riassunto in una raccolta di racconti, firmato col suo traduttore italiano Egi Volterrani.
L’Urlo, il suo ultimo titolo pubblicato in Italia, è un breve scritto, di getto, all’indomani dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 per elaborare lo sgomento. “Le parole in questo caso non riescono ad esprimere le cose. Fanno sciopero, non vogliono avere nulla a che fare con questi orrori”, scrive Tahar Ben Jelloun.
A decretare i vincitori del premio Bookciak, Azione! 2024 la giuria composta da Gianluca Arcopinto, Wilma Labate e Teresa Marchesi. A concorrere giovani filmmaker con i propri bookciak: corti di massimo tre minuti ispirati ad opere di narrativa graphic novel e poesie. Si tratta dei libri vincitori della terza edizione di Bookciak Legge, il premio nel premio dedicato agli autori italiani dell’editoria indipendente, con Marino Sinibaldi presidente di giuria, affiancato da Laura Luchetti e Roberto Scarpetti.
Per la categoria romanzi Nuovo e vecchio mondo , raccolta di scritti di Clelia Romano Pellicano, riscoperti e curati da Clara Stella (Le plurali 2023). Per la categoria poesie La grande nevicata di Federico Italiano (Donzelli 2023) e per igraphic novel il racconto della roccia di BeneDì (Coconino Press – Fandango 2023). Ai tre titoli, a cui i giovani registi si ispireranno, si aggiunge un quarto:è Il ragazzo con la tuta blu di Beppe Lomonaco (LiberEtà) protagonista della sezione speciale del premio, Memory Ciak, in collaborazione con Spi-Cgil, LiberEtà e premio Zavattini, come spazio dedicato alla memoria, ai temi della solidarietà e del lavoro.
Per questa XIII edizione si rinnova la collaborazione con le allieve detenute di Rebibbia grazie allaboratorio di filmmaking coordinato dagli insegnanti Lucia Lo Buono e Claudio Fioramanti del liceo artistico statale Enzo Rossiinterno al carcere, che a loro volta realizzeranno il loro bookciak.
Il premio Bookciak, Azione!,tenuto a battesimo da grandi padri del nostro cinema, Ettore Scola, Ugo Gregoretti e Citto Maselli, è stato accompagnato nel corso di questi 13 anni da Gabriele Salvatores, Daniele Vicari e ancora nomi determinanti del teatro (Ascanio Celestini) della letteratura (Lidia Ravera), dell’arte (Lorenzo Mattotti), della musica (Mannarino) del fumetto (Zerocalcare) e attivisti per i diritti civili (Cecilia Strada, Nichi Vendola).