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Piazza Garibaldi per Carlo Verdone (foto di Stefano Micozzi)
Ospiti d’eccezione, artisti e maestranze del mondo del cinema, musicisti, giornalisti hanno raggiunto la città di Lecco per incontrare il pubblico e “ridestare lo stupore”, come suggerito dal titolo della quarta edizione del Lecco Film Fest. Il festival, organizzato da Fondazione Ente dello Spettacolo e promosso da Confindustria Lecco e Sondrio, si è concluso con successo. Un’esperienza che ha messo al centro la comunità e resa possibile grazie alla collaborazione di un territorio, quello lecchese, che ha lavorato unito per la realizzazione di questa edizione.
È ora tempo di bilanci: sono state registrate quasi 10.000 presenze nei 5 giorni del festival – dal 5 al 9 luglio – durante i 23 eventi cui hanno partecipato oltre 40 ospiti: una manifestazione realizzata da 25 professionisti dello staff, dai 100 volontari che hanno conferito lo stile e il senso a questo incontro.
«Come giudicare l’esperienza della quarta edizione del Lecco Film Fest? Perché investire così tante energie? Perché un’associazione di categoria come Confindustria Lecco Sondrio ha ritenuto importante sostenere questo festival? Perché l’impegno sul territorio di Lecco di una realtà della Chiesa italiana qual è Ente dello Spettacolo?» – interroga così mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo – «La risposta l’hanno data le persone che hanno partecipato. Circa 10 mila presenti ai 23 eventi del festival, una cinquantina gli ospiti del mondo cinema, della cultura, del giornalismo. Venticinque i professionisti dello staff, 100 volontari, i responsabili delle istituzioni locali, i titolari e i lavoratori delle aziende sponsor e partner. Queste persone non sono numeri ma espressione viva di una comunità che si è lasciata convocare dal cinema e dalla cultura. Insieme ci siamo posti delle domande sul tempo che viviamo, i suoi drammi e la speranza possibile; ci siamo lasciati stupire dalla forza evocativa dell’arte, delle riflessioni comuni, dei percorsi di vita e professionali narrati dagli ospiti. Il cinema e le persone che lo realizzano si sono messi al servizio della comunità per vivere insieme un’articolata esperienza di bellezza, per ridestare lo stupore e aprirci così all’esperienza dell’incontro con l’altro e del senso. Per questo abbiamo voluto realizzare la quarta edizione del Lecco Film Fest: e visti i risultati ne è valsa la pena».
Plinio Agostoni, Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, sottolinea in chiusura del festival: «Il successo della quarta edizione di Lecco Film Fest ha confermato la rapida crescita del festival, dal punto di vista della proposta e della risposta da parte del pubblico oltre che dei media, ed ha dimostrato che la manifestazione ha messo le radici in città. Una Città che infatti la sostiene, come dimostrano il supporto fondamentale delle istituzioni e delle realtà private e il prezioso contributo dei volontari. Bisogna infatti fare un applauso alle “magliette gialle” per il loro grande impegno. Lecco Film Fest è un festival amato e rispettato, un progetto che contribuisce allo sviluppo di Lecco e del suo territorio, alla crescita umana, culturale, professionale. Confindustria Lecco e Sondrio, che è promotore di questo festival, riafferma quindi la sua convinta volontà di impegnarsi per farlo ulteriormente crescere a beneficio della comunità e dello stesso sistema delle imprese. Stiamo vivendo un'epoca di grandi cambiamenti che riguardano anche i nostri sistemi valoriali e un’iniziativa come questa che stimola gli approfondimenti, la riflessione e il confronto di idee è un'occasione preziosa per tutti. Credo sia una fortuna per Lecco avere questo festival che la sta cambiando dall’interno e la sta facendo crescere. Il nostro auspicio per il futuro è che la rete a supporto di Lecco Film Fest si faccia sempre più ampia e più solida, al fianco del nostro impegno che proseguirà con grande convinzione».
«Un festival è una macchina complessa e come tutte le macchine complesse ha avuto momenti di slancio e momenti di fatica, perciò ringrazio tutto lo staff, così come i volontari, e gli ospiti – afferma Angela D’Arrigo, curatrice del Lecco Film Fest - Il bilancio è stato positivo: è stata l’edizione con più presenze e ciò racconta un festival in crescita da una edizione all’altra. Il programma aveva al suo interno eventi eterogenei che dimostrano la capacità del festival di parlare alla città, e a un pubblico che arriva anche da fuori Lecco, intercettando interessi diversi e offrendo una proposta sempre più ampia e pronta ad approfondire ogni tematica. Abbiamo appurato un riscontro entusiasta da parte degli ospiti e del pubblico, tra i quali si è creato un legame empatico incredibile. E poi questa è stata l’edizione dei giovani, sia tra gli ospiti – basti pensare a Emilia Mazzacurati che ha ricevuto il Premio Lucia in quanto giovane regista esordiente – sia tra i volontari, ma anche grazie al corso di formazione “Crescere con il cinema” realizzato con il contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo. I giovani sono la forza su cui contare per il futuro».
Il programma ha offerto una proposta varia ed estesa. Da un lato, la riscoperta dei grandi maestri con Jerzy Stuhr che ha introdotto la proiezione di Big Animal (2000) e con Carlo Verdone che ha proposto al pubblico la visione di Umberto D. di Vittorio De Sica, per poi raggiungere la piazza entusiasmando un pubblico in visibilio. Dall’altro, la scoperta di un cinema “giovane” con l’esordio della regista Emilia Mazzacurati e il suo film Billy. Da un lato, il racconto delle guerre con Stefania Battistini, inviata del TG1 in Ucraina, e con Stephane Malterre, regista del documentario The Lost Souls of Syria. Dall’altro, la riscoperta di un film che racconta una storia di mafia: Il giudice ragazzino presentato dall’attore protagonista, Giulio Scarpati. E dalla musica con lo spettacolo Chapliniana. Il suono del muto, a cura di Rossella Spinosa, e con Dardust, che ha incantato la piazza con la sua performance, ad una nuova forma narrativa come quella dei podcast insieme a Stefano Nazzi, giornalista. E ancora cinema, nelle sue vite più disparate con Paola Minaccioni, Andrea Magnani e Adriano Tardiolo, Francesco Bruni e Fotinì Peluso, Elena Lietti, Lillo. La presentazione dell’ultimo lavoro del maestro Marco Bellocchio, Rapito, con Fausto Russo Alesi, e il dialogo del regista con mons. Davide Milani, un’occasione unica di approfondimento di temi legati alla spiritualità e non solo. Un successo, dunque, sia in termini quantitativi che in termini qualitativi. Un successo che muove la Fondazione Ente dello Spettacolo e Confindustria Lecco e Sondrio a confermare l’appuntamento per il prossimo anno: alla quinta edizione!