Due anni e mezzo di lavoro, cast internazionale, vendite previsti nei maggiori paesi: dopo il passaggio alla Festa del Cinema di Roma, Il Conte di Montecristo arriva da lunedì 13 gennaio in prima serata su Rai1. Dal classico di Alexandre Dumas, un’imponente produzione Rai Fiction e Palomar presentata oggi all’Ambasciata di Francia a Palazzo Farnese (a fare gli onori di casa è Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia), una delle tante location della serie. Che racconta la vendetta di Edmond Dantes, giovane marinaio ingiustamente recluso che riesce a scappare assumendo l’identità, appunto, del conte di Montecristo.

Alla regia, il danese Bille August, premio Oscar per Pelle alla conquista del mondo: “Nessun dubbio quando me l’hanno proposta: ho accettato perché otto episodi permettono di preservare la complessità dell’intreccio. Siamo stati fedeli al romanzo, ma prendersi delle libertà è la regola migliore quando si fa una trasposizione. Il tema centrale è la vendetta, certo, tuttavia mi interessava soprattutto approfondire le relazioni tra i personaggi, sempre molto attuali”.

Nei panni – e nelle mentite spoglie – del protagonista, il britannico Sam Claflin, già star di Hunger Games, Scrivimi ancora e Enola Holmes: “Un ruolo fantastico, un’opportunità del genere capita raramente. Conoscevo il romanzo ma non avevo mai visto gli altri adattamenti. E ho resistito alla tentazione per non essere fuorviato”.

Michele Riondino e Sam Claflin in Il Conte di Montecristo
Michele Riondino e Sam Claflin in Il Conte di Montecristo

Michele Riondino e Sam Claflin in Il Conte di Montecristo

(Claudio Iannone)

Un’interpretazione molto immersiva: “Mi ha richiesto una grande preparazione fisica, un coinvolgimento intellettuale, molte ore di trucco, ma è stata un’esperienza incredibile che mi ha indotto a guardare la vita in modo diverso”. Sul personaggio ha le idee chiare: “Di Edmond ammiro la dedizione e la capacità di lottare, ma sicuramente non sono vendicativo come lui. La vera sfida è stata trovare la calma per non andare mai sopra le righe, soprattutto in una scena come quella della tempesta (girata a Malta in pieno inverno, ndr). È stata una benedizione lavorare con Bille e con il cast”.

Che è di caratura europea (in primis Jeremy Irons nel ruolo dell’abate Faria, ma anche Harry Taurasi, Ana Girardot, Mikkel Boe Følsgaard, Blake Ritson) con una notevole presenza italiana. A partire da Michele Riondino, che nella serie è Jacopo, fedele servitore del Conte: “Lavorare con i costumi d’epoca ti permette di creare una distanza con il personaggio: Billie ha creato un clima magico, lasciato intatto l'ambiente. Un set mai noioso, ci siamo molto osservati imparando l’uno dall’altro: per noi italiani è stata un’esperienza nuova e istruttiva”.

Nicolas Maupas in Il Conte di Montecristo
Nicolas Maupas in Il Conte di Montecristo
Nicolas Maupas (Jean-Claude Lother)

Lino Ganciale è il brigante Luigi Vampa: “In un mondo in cui tutto va nel verso opposto (l’attore ci tiene a specificare che usa una perifrasi per evitare di citare il titolo di un noto libro, ndr), è un criminale ad avere un codice morale. Per me è stata l’occasione per toccare corde brillanti e satiriche. Il vero tema non è la vendetta ma il potere della vendetta: le cause, le conseguenze, i rapporti disfunzionali con chi detiene il potere”.

Nel cast anche Nicolas Maupas nel ruolo di Albert de Morcerf (“Un ponte tra il Conte e i suoi nemici, una vittima che non si accorge del marcio che lo circonda”) e Gabriella Pession che dà vita a Hermine Danglars (“Una donna moderna ma soffocata dalla società perché costretta a negarsi la maternità”). Dopo il passaggio in Rai, Il Conte di Montecristo andrà in tutto il mondo, come annunciato da Nicola Serra di Palomar. E che, spera Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, possa diventare “l’adattamento definitivo del romanzo”.