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La sala Debussy - @ Mathilde Petit / FDC
Cinema di Roma abbandonati e in vendita, attori, registi e produttori firmano un appello per salvarli: “Noi, operatori del settore cinematografico e culturale, esprimiamo la nostra ferma opposizione all’acquisizione indiscriminata delle sale cinematografiche da parte di gruppi internazionali il cui unico obiettivo è la riconversione di questi spazi in strutture commerciali, cancellando di fatto il loro valore storico e culturale.
Le sale cinematografiche non sono semplici immobili, ma presidi culturali fondamentali per la nostra identità e per la diffusione dell’arte cinematografica. La loro chiusura o trasformazione in centri commerciali rappresenta una perdita irreparabile per il patrimonio culturale italiano e per il pubblico, che rischia di essere privato di luoghi di aggregazione e di fruizione del cinema nella sua forma più autentica.
Come operatori del settore, siamo pronti a intervenire per riacquistare e riqualificare le sale cinematografiche, restituendole alla loro funzione originaria e promuovendo una rinnovata partecipazione del pubblico. Chiediamo dunque con forza che le istituzioni competenti pongano un freno a questo sciacallaggio immobiliare e adottino misure concrete per salvaguardare il patrimonio cinematografico nazionale.
È necessario agire con urgenza per impedire la definitiva scomparsa di spazi dedicati al cinema e alla cultura, difendendo la nostra storia e il diritto delle future generazioni a poter vivere l’esperienza cinematografica in luoghi pensati e destinati a questo scopo.
Invitiamo tutti gli operatori culturali, i produttori cinematografici e le istituzioni a unirsi a questa battaglia per la tutela e la valorizzazione delle sale cinematografiche italiane”.
Tra i firmatari, Marco Bellocchio, Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Mario Martone, Paola Cortellesi, Pierfrancesco Favino e Valerio Mastandrea.