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Fast X
“Questo è ben al di sopra di tutti gli altri: se un film è efficace, ti colpisce lo spirito, lasci il cinema sentendoti diverso”. Parola di Vin Diesel, che torna per la decima volta nella salopette del Dom Toretto di Fast and Furious: Fast X, battezzato dal cast a Roma e dal 18 maggio in sala.
Nel sequel Dom Toretto e famiglia allargata debbono affrontare l'avversario più letale che abbiano mai incontrato: Dante Reyes, Incarnato da Jason Momoa, vale a dire il figlio del narcos brasiliano Hernan che in Fast Five del 2011 era stato eliminato su un ponte di Rio de Janeiro. La vendetta di Dante spingerà Dom e accoliti da Los Angeles a Roma, dal Brasile a Londra, dal Portogallo all'Antartide: si stringeranno nuove alleanze e torneranno vecchi nemici, finché Toretto non scoprirà che nel mirino c’è suo figlio di 8 anni.
Diretto da Louis Leterrier (Scontro tra titani, L'incredibile Hulk), Fast X è interpretato da John Cena, Jordana Brewster, Brie Larson, Charlize Theron, Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Sung Kang, Nathalie Emmanuel, Daniela Melchior, Scott Eastwood, Alan Ritchson, Helen Mirren, Jason Statham e Rita Moreno, tutti presenti nella Capitale insieme a regista e protagonista, che loda “un miracolo che ogni giorno si ripeteva sul set”.
Saga capace fin qui di sei miliardi e seicento milioni di dollari al box office a fronte di un budget di un miliardo e settecento milioni, con questo probabilmente penultimo capitolo si deve fronteggiare un budget di produzione levitato, tra la sostituzione di Justin Lin con Leterrier e il Covid, a 340 milioni di dollari: ce la faranno?
Leterrier, confesso fan, compone “un omaggio al franchise tornando su strada”, loda Michelle (Letty) e Charlize (Cipher) che “si menano a morte” e Roma, “sorprendente”, mentre Mirren, alias Queenie, prima scherza a luci rosse: “Ero in ginocchio davanti a Vin, ma non per quella ragione: pregavo per far parte del film”. La parentesi hot è propria anche della novantunenne EGOT Rita Moreno: “Voglio dirlo a Helen, anche io ero in ginocchio davanti a Vin, perché sono una ragazza tremendamente ambiziosa”. Sul ruolo, la madre di Dom, dice: “Ero molto nervosa, è famiglia, non puoi entrare strisciando. Vin è mio figlio, e pensavo ‘mio Dio, milioni di donne vorrebbero essere al mio posto...”, mentre sull’accoglienza a Roma: “Sapere che avessi interpretato West Side Story non ha smosso i camerieri al ristorante, ma quando ho tirato fuori Fast and Furious… tripudio!”.
Mirren rivendica “per gli organizzatori e i coreografi di acrobazie una propria categoria agli Oscar”, trovando il placet di Michelle Rodriguez: “Dovrebbe essere dato più affetto al mondo stunt, anche loro meritano la statuetta, perché rischiano la propria vita per gli altri. La parte che preferisco nel combattimento è la coreografia, le controfigure che volano per me sono bellissime”. Sulla stessa lunghezza d’onda, la sudafricana Charlize Theron: “Michelle sudava in palestra, potevo essere da meno? Del resto è in Sudafrica che si producono le stronze più dure…”.
New entry, Brie Larson rivela: “Non è che volessi una parte comica, volevo stare qui con queste persone. Quando sono stata scritturata, amici e parenti mi hanno bombardato di messaggi mai come prima. Di solito ho nove mesi qui due settimane di preparazione: ho modellato la mia Tess sulla primogenita di Vin”.
Già, il formato di Fast X è famiglia: “Una famiglia disfunzionale, ma affettuosa”, conclude Mirren. “Ci tiene insieme l’amore per questo mestiere: guardate, non c'è nulla di simile nella storia del cinema”.