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Richard Gere Foto Damiano Guberti @webphoto
(Cinematografo.it/Adnkronos) – Da ‘American Gigolò’ a ‘Chicago’, da ‘Pretty Woman’ ad ‘Hachiko – Il tuo migliore amico’ fino a ‘Shall we dance?’, ‘Se scappi ti sposo’ e ‘Ufficiale e gentiluomo’. Tutti film iconici riconducibili ad un nome ed un cognome: Richard Gere. Il divo è sbarcato all’81esima Mostra del Cinema di Venezia, dove ha festeggiato i suoi 75 anni insieme alla moglie Alejandra Silvia. Ed è con la canzoncina ‘Happy birthday’ che il pubblico ha accolto Gere questa mattina, in occasione di una masterclass, che lo ha visto protagonista insieme al suo doppiatore italiano Mario Cordova.
L’atmosfera si è fatto subito romantica e sexy commentando una delle tante scene iconiche di ‘Pretty Woman’ in cui Edward suona il piano, Vivian (Julia Roberts) si avvicina a lui indossando solo l’accappatoio e dopo aver ‘cacciato’ i camerieri della sala si abbandonano alla passione. “Direi che non c’era per niente chimica tra quei due”, dice scherzando Gere. “Quella scena non era nella sceneggiatura, ma si è rivelata vincente perché ha permesso a Vivian di scoprire qualcosa in più sul misterioso Edward”, racconta. “Non vedevo questo film da tanti anni, è una sequenza davvero sexy”. L’attore poi ricorda quanto si siano divertiti “a fare 'Pretty Woman' (diretto da Garry Marshall, ndr) senza sapere se qualcuno lo avrebbe visto”. E alla fine, successo fu. E' stato il quarto film di maggior incasso del 1990 negli Stati Uniti e il terzo in tutto il mondo. Senza dimenticare che continua fare ascolti ad ogni messa in onda in tv.
Prossimamente, Gere tornerà sul piccolo schermo nella serie ‘The Agency’, al fianco di Micheal Fassbender. Il thriller di spionaggio politico, prodotto da George Clooney, è il remake del dramma francese ‘Le Bureau des Legendes’. Ma il progetto del cuore è il film che realizzerà con suo figlio. “La storia seguirà un padre ed un figlio che imparano a conoscersi”, conclude l’attore e attivista.