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Jerzy Stuhr (Webphoto)
Torna il Lecco Film Fest. Sono state annunciate oggi le date della quarta edizione: il festival, organizzato da Fondazione Ente dello Spettacolo e promosso da Confindustria Lecco e Sondrio, avrà luogo da mercoledì 5 a domenica 9 luglio 2023.
Molte le novità di quest’anno, a partire dalla durata: saranno infatti cinque i giorni di incontri, dibattiti, presentazioni, corsi di formazione, proiezioni, legati da un tema comune: Ridestare lo stupore.
Il tema di quest’anno è indicato da Papa Francesco che, nel suo discorso nella recente Udienza concessa alla Fondazione Ente dello Spettacolo, ha evidenziato che il mondo “rischia di perdere lo stupore”. Le giornate del festival saranno quindi dedicate a “ridestare la meraviglia” intesa non solo come frutto della scoperta o l’azione dell’ammirare, ma è soprattutto la capacità di ritrovare dentro sé nuovo senso a tensioni, domande, immagini, opere.
Al centro del festival le proiezioni cinematografiche: i film selezionati saranno presentati dagli autori, dai protagonisti, da chi ne ha permesso la realizzazione, attraverso la chiave di lettura dello stupore come motore per scoprire e raccontare, e come possibilità di rileggere le grandi opere della storia del cinema.
Mercoledì 5 luglio l’apertura del Lecco Film Fest sarà un omaggio a Mabel Normand, la “Charlot femmina”, famosa per le sue interpretazioni nel cinema muto: i suoi lavori, insieme a una selezione di cortometraggi diretti e interpretati da Charlie Chaplin, saranno proiettati con l’accompagnamento delle musiche di Rossella Spinosa eseguite dal vivo dalla Orchestra di Bellagio e del Lago di Como.
Molti gli ospiti, fra cui il primo ad essere annunciato è di rilevanza internazionale, Jerzy Sthur, attore simbolo del cinema e del teatro polacco e interprete di opere di molti registi italiani, tra cui Nanni Moretti. Il regista, premio Bresson 2005, porta a Lecco il suo film The Big Animal (2000), di cui è anche protagonista, basato su una sceneggiatura postuma di Krzysztof Kieślowski da un racconto di Kazimierz Orłoś.
Altro asse portante del Lecco Film Fest è l’attenzione ai giovani, quest’anno ulteriormente potenziata con l’obiettivo di lavorare a un lascito permanente sul territorio. Prenderà infatti vita il progetto Crescere con il cinema, realizzato con il contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, che offre ai giovani della città e provincia di Lecco opportunità di formazione e avviamento professionale in ambito culturale. L’approccio è pratico ed esperienziale e vede i ragazzi direttamente coinvolti nella progettazione e organizzazione della quarta edizione del Lecco Film Fest. La formazione è rivolta a venti ragazzi fra i 17 e i 20 anni, che, dopo la selezione delle candidature pervenute, seguiranno nei prossimi mesi lezioni di management, critica, comunicazione. Il progetto è in partenariato con l'Associazione Culturale Madonna del Rosario e proseguirà anche dopo la conclusione del festival. Inoltre, durante il festival, verrà organizzato un corso di formazione in collaborazione con l’Istituto Giuseppe Toniolo nell’ambito del progetto “Opera Prima” e sarà dedicato a sviluppare le competenze narrative di ragazzi provenienti da tutta Italia.
Spiega mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo: «La quarta edizione del Lecco Film Fest fa parte di un ampio processo cittadino di sviluppo territoriale intorno alla cultura, reso possibile dalla collaborazione con Confindustria Lecco e Sondrio, il Comune di Lecco e tutti i partner istituzionali e privati che stanno condividendo questa proposta, insieme ai volontari che ne sono l’anima. La proposta mira a sostenere la coesione della comunità grazie al dialogo, il confronto e l’approfondimento: la cultura e il cinema sono potenti strumenti per comprendere chi siamo e la direzione di cammino da intraprendere insieme, in un percorso che dura tutto l’anno e non solo nello spazio del festival e che il pubblico del territorio sta sviluppando anche grazie alla riapertura del Cinema Teatro Nuovo Aquilone. Alla programmazione cinematografica si affiancheranno, secondo un format ormai consolidato, momenti di incontro con importanti figure del settore cinematografico e culturale e attività di formazione per i più giovani».
«Con grande convinzione Confindustria Lecco e Sondrio, promotore di Lecco Film Fest, continua a svolgere il suo ruolo ed a sostenere il festival che si avvia verso una nuova edizione – afferma il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Plinio Agostoni – Siamo infatti convinti che il coinvolgimento nel dibattito culturale in senso ampio e in tutte le questioni che riguardano lo sviluppo sociale e della comunità siano e tendano sempre di più ad essere parte integrante dell’attività imprenditoriale. È in questo tipo di prospettiva che un’associazione di imprese qual è Confindustria Lecco e Sondrio si concepisce come parte attiva del dibattito pubblico, anche su temi apparentemente non immediatamente afferenti al mondo produttivo, e in alcuni dei progetti che alimentano lo sviluppo culturale della società. Da questo punto di vista il linguaggio del cinema, che sa intercettare gli interessi di un pubblico ampio, offre la possibilità di aprire lo sguardo e alimentare il confronto su una pluralità di temi centrali e attuali. Non da ultimo, Lecco Film Fest è un evento che ha notevole rilevanza a Lecco e sul territorio, il quale mostra grande interesse per il festival e vi partecipa con ampio coinvolgimento, e, infine, il festival conferisce alla Città visibilità e prestigio a livello nazionale con ricadute positive e un riflesso importante anche sul sistema delle imprese».
Simona Piazza, Assessore alla Promozione della cultura e delle politiche giovanili e Vice Sindaca del Comune di Lecco dichiara: «Il Lecco Film Fest permette l’incontro con mondi culturali che abitano il territorio ma anche extra-territoriali. Significa dar vita a un lavoro di rete partendo da una “ricetta” condivisa senza dimenticare il protagonismo giovanile - il Lecco Film Fest non propone qualcosa per i ragazzi ma fa qualcosa con i ragazzi - e valorizzando così sempre di più le componenti sociali, culturali e economiche a noi vicine, per costruire insieme un progetto che cresce nel tempo».