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Joker: Folie à Deux
Aspettando gli Oscar, ecco i Razzie Awards. Come da tradizione da ormai quarantacinque edizioni, i membri della Golden Raspberry Foundation hanno svelato le nomination per i riconoscimenti che celebrano il peggio dell’annata cinematografica. E, mai come quest’anno, il tiro al piccione colpisce i cinecomic che hanno fallito al box office e il cinema in qualche modo “pro Trump”.
Il film che ha raccolto il maggior numero di candidature, 7, è Joker: Folie à Deux, il sequel in versione musical del successo del 2019, stroncato dalla maggior parte della critica e respinto dal pubblico (l’incasso globale è di poco superiore ai 200 milioni, più o meno quanto è costato): peggior film, peggior regista (Todd Phillips), peggior attore (Joaquin Phoenix), peggior attrice (Lady Gaga), peggior coppia, peggior remake, rip-off o sequel e peggior sceneggiatura.
6 nomination per Reagan, biopic del presidente repubblicano che, nei giorni della seconda elezione di Trump, rappresenta la tipica presa dei posizione politica da parte di votanti generalmente di area liberal. Oltre alle candidature per film, attrice non protagonista (Lesley-Anne Down nel ruolo di Margaret Thatcher), coppia e sceneggiatura, Reagan viene “onorato” anche con i cenni per due attori fermamente schierati con Trump, il protagonista Dennis Quaid e il non protagonista Jon Voight. Quest’ultimo, tra i beniamini della giuria (alla sesta nomination, premiato appena l’anno scorso per Mercy), è candidato anche per Megalopolis: l’opera titanica di Francis Ford Coppola, non poco derisa dai commentatori americani, è in gara in altre cinque categorie: film, regia, attore non protagonista (Shia LaBeouf), coppia (“l’intero cast”), sceneggiatura.
Altri due film hanno conquistato 6 candidature. Borderlands, flop clamoroso ispirato all’omonimo videogioco, corre per film, regia (Eli Roth), attrice (Cate Blanchett), attore non protagonista (Jack Black e Kevin Hart), coppia (“qualsiasi odioso personaggio del film”). Madame Web, quarto capitolo del Sony’s Spider-Man Universe, è nominato per film, regia (S.J. Clarkson), attrice (Dakota Johnson), attore non protagonista (Tahar Rahim), attrice non protagonista (Emma Roberts), sceneggiatura.
4 candidature per Unfrosted – Storia di uno snack americano, commedia distribuita da Netflix grazie alla quale Jerry Seinfeld si è meritato una doppia nomination come regista e attore (le altre due sono per l’attrice non protagonista Amy Schumer e per la coppia). Un altro titolo del Sony’s Spider-Man Universe, Kraven – Il cacciatore, è candidato per sceneggiatura, remake, rip-off o sequel e attrice non protagonista, la vincitrice dell’Oscar Ariana DeBose, nominata anche per il flop Argylle (che vanta un’altra candidatura per la peggior attrice Bryce Dallas Howard).
A completare il parterre troviamo anche Zachary Levi, candidato come peggior attore per Il magico mondo di Harold (forse anche per il sostegno al cospirazionista Robert F. Kennedy, neo segretario alla Salute con Trump), Jennifer Lopez in gara tra le attrici per Atlas, e FKA Twigs come non protagonista di The Crow – Il corvo. I “lamponi d’oro” saranno consegnati il 1° marzo, il giorno prima degli Oscar.