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Pierfrancesco Favino Foto Loris T. Zambelli
"Tutti dicono Favino è bravo, ma che cosa vuol dire bravo? Guardo Cate Blanchett in Tar, e mi chiedo: saprò arrivare a quei livelli?". È Pierfrancesco Favino l’ospite di Federico Pontiggia nella nuova puntata di "MovieMag", il programma di Rai Cultura in onda su Rai Movie (canale 24 del digitale terrestre) mercoledì 8 marzo, alle ore 23.10, e in replica il giorno successivo nella notte di Raiuno. Da domani nelle nostre sale con l'action-thriller L'ultima notte di amore, l'attore si interroga sulla sua professione, dalla necessità di un contratto collettivo nazionale di lavoro all'onestà nei confronti del pubblico.
Per celebrare la Giornata internazionale della donna, raccontiamo le professioniste che hanno reso grande il cinema italiano. Sono registe, sceneggiatrici, costumiste e montatrici. Molte di loro sono state premiate dall’Academy Awards, da Lina Wertmuller a Milena Canonero, e molte altre hanno lasciato la loro impronta nella storia del cinema italiano.
Agli Oscar di domenica sarà un’altra donna a continuare questa lunga tradizione: Alice Rohrwacher che è candidata per il Miglior Cortometraggio, Le pupille, la storia di un gruppo di orfanelle e del destino di una zuppa inglese.
Ma a che punto è la parità di genere nell’industria dell’audiovisivo e dei media? Lo abbiamo chiesto a Astrid De Bernardinis, Vicepresidente di Women in Film, Television & Media Italia, che ci ha raccontato quanto sia necessario tenere alta la guardia.
Abbiamo posto la stessa domanda all’economista Azzurra Rinaldi, autrice del libro “Le donne non parlano di soldi”. Ai nostri microfoni ha svelato il suo personale punto di vista.
Tornando agli Oscar di questa edizione, notiamo come i due lavori con più candidature siano dei film indipendenti. A partire da Everything, Everywhere, All At Once, film decisamente atipico sul multiverso, candidato a ben undici statuette, a Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh che di candidature ne ha nove. Sono nove anche le nomination per Niente di nuovo sul fronte occidentale, tratto dall’omonimo romanzo di Erich Maria Remarque. Mentre, tra le otto candidature di Elvis di Baz Luhrmann, c’è quella di Aldo Signoretti per il Miglior Trucco e Acconciatura.
E, pochi giorni fa, è stata inaugurata a Milano una delle più importanti mostre di Bill Viola. Abbiamo incontrato il curatore, Valentino Catricalà, per conoscere più da vicino le opere e la sperimentazione di uno dei maestri indiscussi della videoarte.