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Una piattaforma per la critica e la storia del cinema italiano. Si chiama Piattaforma Morandini ed è promossa dall’Associazione Laura e Morando Morandini. Una piattaforma digitale, ideata da Amedeo Fago, che porta il nome di uno dei più importanti critici cinematografici italiani del Novecento, realizzata nel centenario della sua nascita.
“Il Dizionario Morandini è andato avanti fino al 2024 - racconta Laura Morandini -. Poi ci hanno fatto questo regalo di compleanno perché non uscirà più. Così come Il Mereghetti. Il mondo del cartaceo sta sparendo con internet e il consumo ormai è veloce. Ovviamente un libro come il dizionario non era più conveniente per l’editoria. Ci sarà dunque questa piattaforma. Un contenitore facile, intuitivo, aperto a nuovi contributi e intelligentemente facile. Spero che questa piattaforma possa essere un accoglitore di tutto un cinema che c’era e ci sarà”.
L’obiettivo specifico sarà non solo rendere visibili quei film, quel cinema italiano indipendente, sperimentale e poco visibile sui canali TV e sulle piattaforme commerciali, ma anche raccontare le storie che sono dietro a queste produzioni mai viste o poco conosciute dal grande pubblico, mettere insieme testimonianze, documenti, interviste e materiali audiovisivi che altrimenti rischierebbero di andare perduti, nonché creare curiosità e interesse grazie ad interventi di autori, di esperti e di storici del cinema.
La piattaforma, finanziata dall'Unione Europea – Next Generation EU attraverso il Ministero della Cultura (Mic) e Invitalia, è aperta alla collaborazione di tutti i professionisti del cinema e della critica cinematografica ed è stata realizzata anche una sezione dedicata a Morando Morandini, alla sua attività di critico ma anche alle sue esperienze di attore e di sceneggiatore, nonché di docente. Nell’area formativa, divisa nelle due sezioni “Il mestiere del critico” e “I mestieri del cinema” vengono raccolte testimonianze di professionisti del passato e del presente e dei diversi settori che compongono la complessa organizzazione del lavoro cinematografico, per trasmettere esperienze e saperi diversi.
“Questa piattaforma aperta ha le radici nel Politecnico - dice Amedeo Fago -. Negli anni ottanta facemmo lì una sala per il cinema italiano, in un momento in cui il cinema italiano era proprio ignorato dal pubblico”.
E Laura Morandini su suo padre e sulla sua infanzia racconta: “Morando è stato certamente un grande critico cinematografico. Era davvero appassionato di cinema. Il cinema lo portava a casa. Per noi figlie, me e mia sorella Luisa, il cinema era parte della vita. Lui scriveva a casa, ci portava al cinema a vedere qualunque film. Siamo cresciute masticando western, Stanlio e Ollio, Chaplin e così via. A quattro anni e mezzo guardavo Freaks in cineteca con mio padre. Io e mia sorella rifacevamo i film in casa tipo Via col vento. Di solito lei faceva una parte importantissima e io tutte le altre. Per un lungo periodo lei era Sophia Loren e io Liz Taylor. Riproducevamo film a manetta”. Madrina della piattaforma l’attrice Eleonora Brown. Nel corso della mattinata sono intervenuti anche Patrizia Pistagnesi dell’Associazione Fuori Norma (“La memoria deve essere generativa del futuro”), la produttrice Marina Piperno (“Un’idea difficile, ma importante. Faremo di tutto per fare conoscere questa piattaforma”), Alessandro Rossellini (Ass. Roberto Rossellini), Pedro Armocida (vicepresidente del Sindacato Critici Cinematografici Italiani) e Francesco Verdinelli, assessore alla cultura del Comune di Calvi dell’Umbria: “Un onore per noi avere a Calvi dell’Umbria la sede di questa associazione così importante. È stato aperto anche un teatro, il teatro degli Occhi. Il nostro è un comune culturalmente molto attivo con due teatri e il Premio Rossellini”.
Questo il link al progetto: https://www.morandini.tv/ scaricabile anche su App Store e su Google Play.