(Cinematografo.it/Adnkronos) – “Per ‘L’attimo fuggente’ ho chiesto a Robin Williams di essere meno stravagante. Per lui significava mettersi a nudo, ma si è fidato. Ha tirato fuori un lato inedito, ma senza perdere il suo fascino”. Peter Weir ha ricordato il grande attore e comico, morto l’11 agosto del 2014, all’81esima Mostra del Cinema di Venezia. Il regista è sbarcato al Lido per ricevere il Leone d’oro alla carriera, che gli sarà consegnato questa sera da Ethan Hawke. Per l’occasione sarà proiettato il suo ‘Master and Commander’.

Quella di Weir una lunga carriera iniziata con la regia del suo primo lungometraggio ‘ Homesdale’ nel 1971. Per il regista “il più difficile da girare”. Ma è con ‘Picnic ad Hanging Rock’ che ha conquistato il pubblico internazionale. Il dramma sulla prima guerra mondiale ‘Gli anni spezzati’ (1981), basato su un soggetto di Weir e interpretato da Mel Gibson, ha consolidato la sua reputazione internazionale. Nel 1985, ha fatto il suo ingresso ad Hollywood con la regia di ‘Witness - Il testimone’, un thriller per cui ha ricevuto la sua prima nomination all'Oscar per la regia oltre a vincere la statuetta per la migliore sceneggiatura originale e per il montaggio. Il successo è continuato anche con i suoi iconici ‘L’attimo fuggente’, dramma ambientato in una scuola maschile negli Anni 50 e ‘The Truman Show’, favola sulla tirannia dei media.

Da Weir un appello ai giovani che vogliono intraprendere la strada della regia: "staccatevi dal mondo dell’informazione, lasciate che la vostra immaginazione si sviluppi e non sovraccaricatela di informazioni. Per cominciare, non prendete la cinepresa ma carta e matite per scrivere idee o piccoli racconti. Fate esercizio con la mente, dentro di noi abbiamo un computer straordinario", conclude.