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JULIE ANDREWS in Mary Poppins Filmstill - Editorial Use Only Ref: FB sales@capitalpictures.com www.capitalpictures.com Supplied by Capital Pictures
Chi non ha mai canticchiato Supercalifragilistichespiralidoso o Basta un poco di zucchero calcando sull’allegria? Chi non ha mai pensato, almeno una volta, dopo la visione disneyana di Mary Poppins, che la governante portata dal vento fosse un personaggio bizzarro, sì, ma foriero di pace e buoni sentimenti? Però sono sicura che tutti, al pari, sentivano che qualcosa strideva. Che il senso più profondo della storia non era così stroboscopico, pur nel fiume multicolor di quello che solo per un soffio non è un musical né un cartone: l’inventrice di Mary Poppins non cedette mai su questo punto, e gli inserti musicali e animati sono frutto di un lungo e difficile patteggiamento tra lei e il produttore, Walt Disney in persona. Quella vocina, quel pungolo che spingevano verso il mistero e la malinconia avevano ragione.
La Mary Poppins di Pamela L. Travers, autrice della fortunata serie di libri che Disney corteggiò per vent’anni prima di ottenere i diritti, è molto diversa da quella che fece il giro del mondo attraverso il film. Conosciamo la sua storia da un film che la banalizza un po’, con cui la Disney si ripulì ancora la coscienza, Saving Mr Banks, ma che tutto sommato è servito a cominciare a fare chiarezza su larga scala. La governante stra-colorata e canterina nei romanzi non esiste. Ma esiste il vento che la trasporta come una sciamana, esistono le risposte sintetiche, l’aura magica, l’apparente sbrigatività. La vera Mary Poppins è una creatura in cui il tratto umano è un accadimento, non una definizione.
Essenziale, per capirla, è leggere almeno due libri: il primo è La sapienza segreta delle api, che contiene saggi di Pamela L. Travers sulla scrittura, sulla mitologia e il folclore. Travers era allieva e studiosa di esoterismo (il film disneyano che dovrebbe restituire verità alla sua figura si limita a inquadrare un testo di Gurdjeff in una delle prime scene: troppo poco). Da questa lettura ricaviamo una profondità e uno spessore notevoli: Travers è stata, come Cristina Campo, una donna dall’accesso privilegiato alla dimensione mitologico-poetica dell’esistenza.
Il secondo libro di cui tenere conto è una monografia di Giorgia Grilli, In volo, dietro la porta, in cui il personaggio di Mary Poppins viene raccontato per quello che è: la raffigurazione di una sciamana. E adesso siete pronti per leggere tutte le avventure di Mary Poppins appena ripubblicate da Rizzoli in un unico volume, con nuove traduzioni. Dopo, e solo dopo, tornate al film: sarà un’esperienza del tutto diversa.