PHOTO
L'amore che non muore
Si chiude un anno straordinario per Lucky Red, addirittura “al di sopra delle aspettative” secondo il fondatore e presidente Andrea Occhipinti: da Il ragazzo e l’airone a Perfect Days, passando per La sala professori, Past Lives e la sorpresa italiana Vermiglio, la casa di distribuzione sta vivendo un momento esaltante. Anche se Occhipinti non dimentica il quadro generale: “La produzione va meno bene, dispiace che il cinema sia stato ingiustamente colpevolizzato. Chi conosce lo strumento del tax credit sa che solo una piccola percentuale è destinata al cinema. Stiamo parlando di un’industria fondamentale, la battaglia non può essere ideologica, dobbiamo dialogare per costruire serenamente una competizione sana e corretta”.
Lo sguardo è tutto rivolto al listino del 2025, presentato oggi alla 47a edizione delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento – Next Generation, che si conferma ricco e di qualità. Si parte con Better Man, che racconta ascesa, caduta e rinascita di Robbie Williams rappresentato come una scimmia (1 gennaio), ed Emilia Pèrez di Jacques Audiard, musical crime che ha travolto il Festival di Cannes e si preannuncia protagonista dei prossimi Oscar (9 gennaio).
Sempre dalla Croisette arrivano Bird di Andrea Arnold, storia di periferia con realismo magico, Il dono più prezioso, prima animazione firmata Michel Hazanavicius che uscirà in occasione della Giornata della Memoria, e Il seme del fico sacro, durissimo atto d’accusa al regime iraniano dal regista dissidente Mohammad Rasoulof (distribuito insieme a BIM).
E L’amore che non muore (titolo italiano non casuale: è un omaggio a Kermit Smith, ex socio di Occhipinti prematuramente scomparso, che così ribattezzò La Veuve de Saint-Pierre), mélo incandescente con François Civil e Adèle Exarchopoulo che in Francia ha portato in sala oltre 5 milioni di spettatori (Lucky Red non si aspetta di replicare il risultato in Italia). Sempre a tema romantico c’è il commovente We Live in Time, posizionato proprio nei giorni di San Valentino (6 febbraio), diretto da John Crowley e interpretato da Andrew Garfield e Florence Pugh.
Erano in concorso a Venezia, invece, lo struggente Queer di Luca Guadagnino con Daniel Craig, la ronde sentimentale Tre amiche di Emmanuel Mouret, e El Jockey di Luis Ortega, follia argentina proposta per l’Oscar al film internazionale. Sul fronte d’autore, spazio anche A Different Man, sensation indie che ha vinto a Berlino e ai Gotham con Sebastian Stan e Adam Pearson (attore affetto da neurofibromatosi), il thriller Presence che segna il ritornon di Steven Soderbergh, Crossing di Levan Akin e soprattutto Father, Mother, Sister, Brother di Jim Jarmusch (sarà in qualche festival europeo probabilmente).
Nel listino anche i documentari su Liliana Segre e Pino Daniele (regia di Francesco Lettieri, ci sarà anche una canzone inedita), l’esordio da regista di Luca Zingaretti, La casa degli sguardi, il documentario su Pino Daniele e il sequel di Nella tana dei lupi, Pantera, ambientato tra la Costa Azzurra e la Sardegna. Importante la proposta di eventi speciali con riedizioni di grandi classici: si inizia dal 20 al 22 gennaio con In the Mood for Love, per poi seguire nel primo semestre con Blade Runner, Amadeus, La conversazione, Il laureato.