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Emma Stone e Mark Ruffalo in Povere creature!. Foto di Atsushi Nishijima. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2023 20th Century Studios All Rights Reserved.
In sala
- Da giovedì 25 gennaio
Povere creature! di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe (Fantastico, U.S.A.-G.B.-Irlanda, 2023, 141’). Bella Baxter è una giovane donna riportata in vita dal brillante e poco ortodosso scienziato Dr. Godwin Baxter. Sotto la protezione di Baxter, Bella è desiderosa di imparare. Affamata della mondanità che le manca, Bella fugge con Duncan Wedderburn, un abile e dissoluto avvocato, in una travolgente avventura attraverso i continenti. Libera dai pregiudizi del suo tempo, Bella è sempre più decisa nel suo proposito di difendere l'uguaglianza e l’emancipazione.
Dieci minuti di Maria Sole Tognazzi, con Barbara Ronchi, Fotinì Peluso, Margherita Buy (Drammatico, Italia, 2024, 102’). Dieci minuti al giorno possono cambiare il corso della giornata. Dieci minuti facendo qualcosa di completamente nuovo, possono cambiare il corso di una vita. Questo è quello che scoprirà Bianca nel pieno di una crisi esistenziale. Nuovi incontri, la scoperta di legami speciali e l’ascolto di chi ci ha sempre voluto bene. A volte basta poco per ricominciare e questo film ce lo insegna, attraverso un racconto caldo e appassionante di rinascita.
Tutti tranne te di Will Gluck, con Sydney Sweeney, Glen Powell, Alexandra Shipp (Commedia, U.S.A., 2023). Bea e Ben sembrano la coppia perfetta, ma dopo un primo appuntamento fantastico succede qualcosa che spegne la loro infuocata attrazione. Quando si ritrovano inaspettatamente allo stesso matrimonio in Australia, decidono di fingere di essere una coppia, ognuno con uno scopo diverso.
I soliti idioti 3 – Il ritorno di Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio, Ferruccio Martini, con Fabrizio Biggio, Francesco Mandelli, Guè Pequeno (Comico, Italia, 2024). Tornano Ruggero De Ceglie e il vessato figlio Gianluca, gli (im)moralisti Giampietro e Marialuce, dagli “zarri” Patrick e Alexio, fino al metallaro Sebastiano alle prese con la sfiancante postina Gisella. E poi, immancabili, i drammi amorosi della coppia Fabio e Fabio.
Appuntamento a Land’s End di Gillies MacKinnon, con Timothy Spall, Phyllis Logan, Brian Pettifer (Drammatico, G.B.-Emirati Arabi Uniti, 2023, 86’). Il novantenne pensionato Tom lascia la casa dove ha vissuto sessant'anni, nell'estremo Nord Est della Scozia, a John O'Groats, per mantenere una promessa fatta alla moglie: percorrere tutta la Gran Bretagna fino al punto più a sud ovest, Land's End. Con gli acciacchi dell'età, a Tom non resta che viaggiare con l'autobus: sarà l'occasione per scoprire e meravigliarsi di un intero Paese che non ha mai vissuto.
La quercia e i suoi abitanti di Laurent Charbonnier, Michel Seydoux (Documentario, Francia, 2022, 80’). C’era una volta e c’è tuttora… una grande quercia, vecchia ben 210 anni, diventata pilastro e punto di riferimento per un intero microuniverso di piccoli abitanti. Qui, lo scoiattolo raccoglie le sue provviste, le formiche edificano i loro regni e il topo selvatico trova riparo dal famelico rapace. Loro e molti altri sono i teneri protagonisti di una vibrante avventura per tutta la famiglia, una emozionante ode alla vita in cui la natura racconta se stessa: la propria bellezza, le proprie sfide e le splendide giornate di sole che sempre seguono i più violenti acquazzoni.
Lala di Ludovica Fales, con Samanta Paunkovic, Zaga Jovanovic, Ivana Nikolic (Drammatico, Italia-Slovenia, 2023, 85’). Zaga è una ragazza rom, nata e cresciuta in un campo a Roma. La conosciamo all’età di 17 anni, quando viveva con il figlio in un appartamento nel quartiere di Tor Bella Monaca e la regista iniziava a filmare il suo tentativo di ottenere il permesso di soggiorno. Dopo più di un anno di tentativi, Zaga si rese conto di non avere diritto a ottenere i documenti e decise di partire senza lasciare traccia di sé. In cerca di risposte alla sua scomparsa, la regista scrisse la sceneggiatura per un film di finzione chiedendo a Samanta, una giovane attrice rom non professionista, di interpretare il ruolo di LALA, alter ego di Zaga.
Arf di Simona Cornacchia, Anna Russo (Animazione, Italia, 2024, 72’). Un bambino abbandonato in tenerissima età viene adottato da una cagna di nome Bianca che lo chiamerà Arf e lo farà crescere come un cane. Arf viene poi imprigionato in un lager dove porterà scompiglio, lo renderà un campo di giochi e ci incontrerà anche Hitler.
- Da lunedì 29 gennaio
City Hunter The Movie – Angel Dust di Kazuyoshi Takeuchi, Kenji Kodama (Anime, Giappone, 2023, 95’). Alla scoperta del passato di Ryo Saeba e la morte del suo vecchio compagno Hideyuki Makimura, il fratello maggiore di Kaori. Inoltre il protagonista dovrà affrontare dei nemici a cui sono state iniettate delle nanomacchine (dette Angel Dust) per diventare super soldati.
Genoa. Comunque e ovunque di Francesco G. Raganato (Documentario, Italia, 2024). La simbiosi tra la città di Genova e la sua squadra di calcio per celebrare una delle tifoserie più appassionate e fedeli del nostro Paese e ripercorrere la storia del club più longevo di Italia, analizzando il profondo significato dell’essere Genoani. Il legame del Genoa con la sua città: un sentimento intriso di amore e nostalgia che sembra contagiare chiunque abbia avuto la fortuna di diventare l’idolo della tifoseria, come nel caso di Milito e Palacio che, pur avendo giocato in alcuni degli stadi più importanti del mondo, continuano a sentire Genoa e Genova come casa loro. Lo stesso vale per il cantante e tifoso Bresh, nuovo “cantore della genoanità” con la sua Guasto d’amore, emblema della musicalità di tutto il tifo genoano.
- Da martedì 30 gennaio
Il bacio di Klimt di Ali Ray (Documentario, G.B., 2023). La storia, la sensualità, i materiali abbaglianti e i misteri di uno dei dipinti più suggestivi, conosciuti e riprodotti del mondo. Dipinta intorno al 1908, cinque anni dopo la visita a Ravenna di Klimt e alla sua folgorazione per i mosaici bizantini, l’opera è uno degli indiscussi capolavori dell’artista. Nato a Baumgarten, allora sobborgo di Vienna, da padre orafo e madre appassionata di musica lirica, Gustav Klimt (1862-1918) è stato un titano della Secessione, capace di creare nuovi mondi decadenti che fondevano sensualità e mitologia antica alla modernità più radicale. Molti dei suoi dipinti vedono protagonisti la bellezza e il mistero del corpo femminile e in particolare il suo “periodo d’oro” è caratterizzato da un metodo di lavoro unico che gli permetteva di applicare sulla tela una sottilissima foglia d’oro naturale. È da questa tecnica raffinata che sono nate alcune delle sue opere più famose, tra cui un simbolo senza tempo della bellezza e dell’amore, l’iconico Bacio conservato al Belvedere di Vienna, uno dei primi musei pubblici al mondo con il suo complesso di palazzi barocchi e un giardino che incanta i visitatori con la sua singolare energia.
In streaming
- Da venerdì 26 gennaio
Badland Hunters di Heo Myung-haeng, con Ma Dong-seok, Lee Hee-joon, Lee Jun-young (Azione, Corea del Sud, 2024, 107’). NETFLIX. In una Seoul postapocalittica e selvaggia un cacciatore tenace decide di prendere in mano la situazione quando un'adolescente a lui cara è rapita da un medico pazzo che conduce esperimenti sugli esseri umani.
Bang Bank di I Ditelo Voi, con I Ditelo Voi, Martina Stella, Antonella Morea (Commedia, Italia, 2024). PRIME VIDEO. Dopo un colpo in banca andato male, un goffo rapinatore si allea ai due ostaggi per tentare una disperata fuga dalla polizia. Ma l'inaspettato arrivo di una donna con un’incredibile rivelazione cambierà per sempre il corso delle loro vite.
- Da lunedì 29 gennaio
We Are the World: la notte che ha cambiato il pop di Bao Nguyen (Documentario, U.S.A., 2024). NETFLIX. Il 25 gennaio 1985 decine di grandi nomi della musica si riuniscono in uno studio di Los Angeles, mettono da parte i loro ego e registrano, per le vittime della carestia in Africa, una canzone a scopo benefico che cambierà la storia della cultura pop mondiale. Il doc ricostruisce la gigantesca impresa di mettere insieme il più straordinario supergruppo del mondo in un'epoca antecedente ai telefoni cellulari e alle email. Diretti dai coautori della canzone (nonché due dei più importanti musicisti del ventesimo secolo) Michael Jackson e Lionel Richie, quegli artisti provengono da mondi diversi ma fanno squadra per registrare We Are the World. Con filmati inediti, il film descrive in dettaglio le prime fasi di pianificazione, comprese le sessioni di scrittura con Richie e Jackson, ed entra nei famosi Henson Studios dove We Are the World è stata registrata.