Ma vi siete accorti che non ridiamo più? Anzi, vi siete accorti – ed è peggio – che non facciamo più ridere? Tranquilli, non voglio entrare nelle vostre vite, ma entrare nei nostri cinema: di “soriso, rise, risata, come me vie' da ride”, per dirla con Verdone, nemmeno l’eco.

La commedia, la benedetta commedia è in via d’estinzione, la più gloriosa, la commedia all’italiana, è addirittura roba da museo o videoteca. Amici miei? Andati. La grande guerra? Perduta. I soliti ignoti? Ignorati.

Ma noi che siamo più realisti del re ci accontenteremmo, persino, di Checco Zalone, recordman d'incassi, arcitaliano nel midollo e, purtroppo, passato prossimo: manca, ci manca, da un lustro. Tolo Tolo nel 2020 fece 46 milioni di euro e noi, ingrati, gli facemmo le pulci.

La commedia, cinque anni dopo, l'è morta? La rianimazione è all'opera: sotto l'albero tornano le Vacanze di Natale 90, si clona Cortina Express, si incrociano, Io e te dobbiamo parlare, Siani e Pieraccioni. Fuochi fatui o d'artificio, chi può dirlo?

La speranza - ha vinto il Biglietto d'oro quale maggior incasso del 2023 e del 2024 - è che ci sia, anzi, C'è ancora domani - e stavolta, Paola Cortellesi non ce ne voglia, ricacci indietro le lacrime e liberi le risate.

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Questo editoriale è stato da me declamato l’11 dicembre a Movie Mag, il magazine cinematografico di Rai Cultura in onda ogni mercoledì in seconda serata su Rai Movie.