PHOTO
La legge di Lidia Poët, courtesy Netflix
Se per il mondo della musica le classifiche sono il pane quotidiano, per il cinema le varianti da prendere in considerazione sono sempre state tante. Il medesimo discorso è applicabile anche all’epoca odierna: le piattaforme streaming musicali sono in numero minore rispetto a quelle che offrono film e serie Tv e, a differenza delle prime, quest’ultime non consentono di vedere in maniera diretta il numero di visualizzazioni. Non esistono, come su Spotify, i numeri al fianco del nome della traccia. Per questo motivo, il set di dati pubblicato qualche giorno fa da Netflix rappresenta una novità rilevante, nonché un modo per cercare di capire meglio la direzione che sta prendendo il gusto del pubblico e come la piattaforma stia agendo di conseguenza.
The Night Agent il titolo più visto
What We Watched: A Netflix Engagement Report è il primo di due report semestrali che Netflix pubblicherà da ora in poi. Il dataset contiene gli oltre 18mila titoli originali e in licenza che hanno raggiunto almeno le 100mila ore di visualizzazione tra il primo gennaio e il 30 giugno 2023. Il titolo più visto è la prima stagione di The Night Agent, serie Netflix uscita a fine marzo che ha totalizzato 812 milioni di ore di permanenza sulla piattaforma. A seguire la seconda stagione di Ginny & Georgia (665 milioni di ore) e la prima della serie sudcoreana The Glory (622 milioni). Non bisogna però lasciarsi ingannare dalle apparenze perché i fattori di cui tenere conto sono numerosi.
Il primo è la data di rilascio: il significato, oltre che il valore, del risultato cambiano a seconda se una serie o un film siano usciti a gennaio, oppure qualche mese dopo. In tal senso i numeri di The Night Agent rimangono stupefacenti, appena 99 giorni per superare le 800 milioni di ore. Tuttavia, scorrendo il lungo elenco ci si accorge di due titoli ancor più incredibili. Il film originale Netflix Extraction 2 con protagonista Chris Hemsworth è uscito il 16 giugno e in soli 14 giorni ha raggiunto quota 201 milioni di ore, posizionandosi al ventiquattresimo posto del report. Considerazione simile anche per la prima stagione di FUBAR con Arnold Schwarzenegger (226 milioni in 36 giorni) e per la serie prequel La Regina Calotta: una storia di Bridgerton, al sesto posto della classifica con 503 milioni di ore di visualizzazione in 56 giorni.
Va anche considerato il fatto che le serie hanno il vantaggio di avere un minutaggio maggiore dei film. Ciò rende ancora più singolare il risultato del secondo capitolo di Extraction e spiega anche l’impietoso scarto tra il numero di lungometraggi presenti nel report e quello delle serie. Dell’intero dataset, solo 2200 sono film e il più visto degli ultimi sei mesi è The Mother di Niki Caro con protagonista Jennifer Lopez. Altra considerazione: i grandi nomi funzionano sempre.
Il peso dei prodotti originali Netflix
Netflix ha annunciato di voler arrivare ad avere il 100% di prodotti originali sulla piattaforma entro il 2027. Una scelta ambiziosa, giustificata però dal successo delle sue produzioni. Dando una prima occhiata ai dati sembrerebbe il contrario dato che, dei 18 mila titoli, 13 mila sono in licenza. I dataset però spesso, se letti in modo superficiale, possono trarre in inganno. Se si va a restringere il campo, per esempio, ai primi cento prodotti in classifica, si nota che i film e le serie non originali sono appena 18. Di questi fanno parte le prime due stagioni di Suits, la serie animata Little Angel e la prima stagione di Pablo Escobar, él patron del mal di produzione colombiana. Quest’ultima è quella più in alto in classifica, al trentaseiesimo posto con 170 milioni di ore di visualizzazione.
La pubblicazione continua di prodotti originali rende piuttosto breve la vita dei singoli titoli, ma favorisce il re-watch nel caso di nuove uscite. Osservando il rapporto pubblicato da Netllix si nota infatti che le uniche uscite antecedenti al 2020 presenti nei primi mille prodotti più visti sono relative a serie di culto che hanno pubblicato un’altra stagione nell’arco degli ultimi due anni. Un esempio è la prima di Stranger Things (2016), al 151º posto, ancora trainata dall’uscita della quarta. Il titolo più “anziano” con più ore di visualizzazione tra i primi cento è Designated Survivor (Stagione 1) uscito nel 2016 e al novantacinquesimo posto. Le uniche eccezioni sono rappresentate da serie non originali, ma intramontabili. Su tutte Breaking Bad che, nonostante non sia distribuita da Netflix in tutto il mondo, riesce a mantenere ben tre stagioni in top 100.
Sudamerica e Corea del Sud: il successo dei prodotti locali e il caso La Reina del sur
Una delle criticità del report pubblicato da Netflix è il fatto che non ci siano i Paesi di produzione dei vari titoli. Di conseguenza bisogna controllare e verificare la provenienza di ognuno singolarmente. Eppure, anche senza fare un lavoro del genere, decisamente mastodontico, si riesce a comprendere una cosa: i prodotti sudamericani in lingua spagnola e quelli sudcoreani hanno un’incidenza maggiore.
Tra i primi 50 titoli più visti del primo semestre del 2023, ben sei provengono dalla Corea del Sud. Tra questi, oltre all’alto risultato della già citata The Glory, stupisce l’exploit del reality Phisycal 100 al sedicesimo posto con 235 milioni di ore di visualizzazione. Non è un caso che Netflix sia investendo sempre di più nei reality dell’Estremo Oriente, in particolare in quelli che prevedono sfide o prove di sopravvivenza. È molto probabile che Squid Game: La sfida, uscita a novembre, sarà tra le primissime posizioni nel report del secondo semestre 2023.
Si è già citato invece il titolo colombiano su Pablo Escobar, tuttavia, al di là del grande numero di prodotti in lingua spagnola presenti nell’elenco, ce n’è uno che attira l’attenzione più degli altri. Si tratta della telenovela spagnola La Reina del Sur (in italiano La regina del sud).
La serie è basata sul romanzo omonimo di Arturo Peréz-Reverte e, al momento, sembrerebbe ormai conclusa con la terza stagione. La storia del prodotto ricorda molto quella de La casa di carta. Nel 2011 Antena 3 e RTI Producciones rilasciano la prima stagione e dopo addirittura 8 anni, nel 2019, subentra Netflix che la produce e ne acquista anche i diritti di distribuzione. La seconda stagione vince 2 Emmy Awards e nel 2022 viene seguita da una terza. Quest’ultima, nel report, è all’ottavo posto. La cosa che rende La Reina del sur un caso stupefacente è che, pur non essendo distribuita globalmente da Netflix, mantiene anche le altre due stagioni precedenti tra le prime 110 posizioni.
E l’Italia?
Il titolo italiano più visto su Netflix nel primo semestre del 2023 è La legge di Lidia Poët, la miniserie originale con protagonisti Matilda De Angelis e Eduardo Scarpetta e diretta da Matteo Rovere e Letizia Lamartire. La miniserie, la cui seconda stagione è già in fase di produzione, è al 128º posto con 85 milioni di ore di visualizzazione. Il secondo titolo più visto del nostro Paese è invece Mare Fuori, in licenza su Netflix. Le prime due stagioni sono alla posizione 600 e 601, per un totale di 61 milioni di ore di engagement.
Diversi quotidiani hanno titolato negli ultimi giorni: “Matilda De Angelis batte Mare fuori”. In realtà, come sottolineato in precedenza, i dati raccontano un risultato, ma lo stesso numero va poi contestualizzato e analizzato. La legge di Lidia Poët, essendo una serie originale Netflix, è distribuita dalla piattaforma in tutto il mondo. Al contrario, Mare fuori è prodotta dalla Rai e i diritti di distribuzione sono affidati a diversi soggetti in base al Paese. Per esempio, negli Stati Uniti e in Canada è trasmessa dallo streamer MHz Choice, in Germania da Disney + e in America Latina da HBO Max. Un po’ lo stesso discorso che vale per Breaking Bad: paese che vai, streamer che trovi.
La differenza sostanziale, a differenza della serie di Vince Gilligan e soprattutto della miniserie di Lidia Poët, è che Mare fuori viene distribuita da Netflix in un solo stato: l’Italia. Nonostante il bacino di utenti a dir poco ristretto, si è avvicinata di molto alle ore di visualizzazione de La Legge di Lidia Poët. Senza dimenticare inoltre che, fino a marzo, Netflix non aveva neppure l’esclusiva. La serie ambientata a Napoli era disponibile gratuitamente su RaiPlay, una concorrenza non da poco. Ecco che allora il valore del tempo di engagement ottenuto da Mare fuori aumenta di peso e va oltre i numeri. Il prossimo report di luglio-dicembre 2023, che prenderà in considerazione anche la terza stagione della serie, ci dirà ancora di più, soprattutto alla luce di un possibile re-watch di “ricaduta”.