Dicembre, tempo di classifiche. E, come da tradizione, i Cahiers du Cinéma, una delle riviste più autorevoli del panorama internazionale, aprono le danze con la storica top ten dei migliori film dell’anno (considerando la distribuzione francese). Al primo posto troviamo Miséricorde di Alain Guiraudie, un beniamino della redazione: aveva conquistato il titolo già nel 2013 grazie a Lo sconosciuto del lago ed è stato citato anche nelle top ten del 2009 (Le roi de l’évasion), del 2016 (Rester vertical) e del 2022 (L’innamorato, l'’rabo e la passeggiatrice).

Presentato all’ultimo Festival di Cannes nella variegata sezione Première, Miséricorde racconta la storia di Jérémie, che torna a Saint-Martial per il funerale del suo ex capo panettiere. Lì resta qualche giorno con Martine, la sua vedova ma, tra una misteriosa scomparsa, un vicino minaccioso e un abate dalle strane intenzioni, la sua breve permanenza nel villaggio prende una piega inaspettata. Nel cast, Catherine Frot, Felix Kysyl, Jean-Baptiste Durand, Jacques Develay, David Ayala.

Nella classifica troviamo altri autori molto amati dalla rivista, da Hong Sang-soo (alla sua nona citazione in quasi vent’anni) e M. Night Shyamalan (terza volta), ma anche l’ultima regia della compianta Sophie Fillières.

  1. Miséricordie di Alain Guiraudie
  2. May December di Todd Haynes
  3. Suyoocheon di Hong Sang-soo
  4. La zona d’interesse di Jonathan Glazer
  5. All We Imagine As Light – Amore a Mumbai di Payal Kapadia
  6. I delinquenti di Rodrigo Moreno
  7. Il male non esiste di Ryusuke Hamaguchi
  8. Ma vie, ma gueule di Sophie Fillières
  9. Trap di M. Night Shyamalan
  10. Volveréis di Jonás Trueba

Negli ultimi anni, i Cahiers hanno incoronato Trenque Lauquen di Laura Citarella (2023), Pacifiction di Albert Serra (2022), First Cow di Kelly Reichardt (2021), City Hall di Frederick Wiseman (2020), Twin Peaks – Il ritorno di David Lynch (2019), Le livre d’image di Jean-Luc Godard (2018).