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Una mostra celebra "la dolce poesia della presenza" di Marcello Mastroianni, uno dei grandi protagonisti del cinema italiano: è stato il presidente della Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco, a inaugurare oggi, nell'ambito della 81esima Mostra di Venezia, l'esposizione Marcello, come here… Cent’anni e oltre cento volte Mastroianni, allestita sull'isola di San Servolo fino al 9 gennaio 2025.
In occasione del centenario dell'attore - il 28 settembre prossimo, anniversario della nascita - la mostra è un omaggio della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia presieduta da Sergio Castellitto, a cura di Laura Delli Colli, entrambi presenti alla cerimonia inaugurale, che ha visto la partecipazione anche del regista Giuseppe Tornatore.
La mostra propone oltre cento immagini di Mastroianni provenienti dall'Archivio Fotografico della Cineteca Nazionale, tutte in grande formato, alle quali si aggiungono testimonianze, alcuni preziosi inediti e molti estratti da una lunga masterclass tenuta proprio davanti alla platea degli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia, ma anche filmati – sempre d’archivio - in cui Mastroianni parla di sé e del suo rapporto con i registi - primo tra tutti Federico Fellini - le compagne e i compagni di lavoro sul set, delle sue passioni e del suo modo di vivere il cinema. Tutto questo attraverso non solo scatti iconici dai suoi film, ma soprattutto attraverso il suo sguardo e la sua quotidianità colti dall’obiettivo di tanti fotografi di scena.
La mostra racconta l’attore, certo, ma anche un uomo speciale, che non amava essere etichettato come un 'latin lover' ma che resta un'icona di eleganza, di stile e di fascino irripetibile.
“Questa mostra l’ho voluta fortemente e ho avuto la fortuna di avere Laura Delli Colli che l’ha curata in modo pregevole - dice Sergio Castellitto -. È una mostra che rimanda alla dimensione di dolcezza, nostalgia e docilità: le caratteristiche principali di Mastroianni. Il regista Manoel de Oliveira diceva che Mastroianni era docile senza essere servile e questa è una qualità che dovrebbero avere tutti”. E poi: “Feci il mio primo film dal titolo Il generale dell’armata morta di Luciano Tovoli nel 1983 con Mastroianni e Piccoli. Posso dire che forse la mia vera accademia sono state quelle dieci settimane passate sul set con loro. Lì ho imparato una cosa fondamentale: le star possono rimanere attori. Lui aveva questa dimensione straordinaria e davanti ad un primo piano non aveva un atteggiamento mosso dalla sua esperienza e dalla sua scaltrezza, ma quello di un uomo che dopo più di 100 film era colto dal panico. Il panico è una cosa fondamentale per un attore perché ti consente di non recitare in automatismo e guardarti bene dall’esperienza. Fare questo omaggio a Mastroianni è qualcosa di commovente. In questi tempi di guerra mettiamo in scena un uomo che ha sempre rimandato un’immagine pacificatoria della sua esistenza”.
E Laura Delli Colli: “Ringrazio Sergio per avermi chiamato, gli ho detto subito di sì, un po’ incoscientemente perché era un’operazione da fare in poco tempo. Ringrazio anche la squadra che ho avuto vicino perché abbiamo lavorato in tempi stretti, ma con un grandissimo entusiasmo. E ringrazio San Servolo che ci ha accolto. Abbiamo raccontato una persona, un attore e la sua dolcezza. Se ci fosse un sottotitolo ideale sarebbe dolce cinema perché guardando Mastroianni c’è un attore e un uomo sornione, divertente, tutto sommato semplice nel suo modo di fare. Era facile raccontarlo attraverso una filologia corretta di rapporto con i suoi film, ma avremmo avuto bisogno di tutta San Servolo. Abbiamo deciso di destrutturare tutto e raccontarlo attraverso dei segni e delle parole. Mastroianni è riuscito a essere sé stesso sempre. Come diceva Monicelli: un sé stesso per essere sempre diverso oppure diverso per essere sempre sé stesso”.
La mostra sull'isola di San Servolo - dove è in allestimento la nuova sede del Csc Immersive Arts, primo polo dedicato alle arti immersive e performative in Italia - è costruita con preziosi materiali d’archivio della Cineteca Nazionale diretta dal conservatore Steve Della Casa, e offre al pubblico un magnifico viaggio nel mondo di Mastroianni.
Orari di apertura nei giorni della 81.ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, dal 31 agosto al 7 settembre: dalle 10.00 alle 21.00.