(Cinematografo/Adnkronos) – La quarta giornata dell’81esima Mostra del Cinema di Venezia si tinge di nostalgia con ‘Leurs enfants après eux’ di Zoran Boukherma e Ludovic Boukherma. “Un blockbuster d’autore”, come lo definisce il produttore Hugo Sélignac, che ha al centro l’adolescenza tra amore e provincia. “Con questo film vogliamo riaccendere la nostalgia della giovinezza cercando di riportare lo spettatore a quelle sensazioni amorose che provava a 15 anni”, raccontano i fratelli Boukherma, che puntano la macchina da presa anche sulla provincia. “Noi siamo cresciuti in campagna, nel sud della Francia. La nostra volontà – spiegano - è stata anche quella di rimettere al centro quella parte del nostro Paese invisibile, la resistenza di quelle persone che abitano le vallate. E così abbiamo preso quel piccolo ambiente e lo abbiamo tradotto in una grande storia per il cinema”.

Per primo è stato l’attore Gilles Lellouche ad aver messo le mani sul romanzo di Nicolas Mathieu da cui è tratto il film. “Avevo intenzione di adattarlo, con grande dispiacere non ci sono riuscito perché preso da ‘L'Amour ouf’ (suo film da regista, nrd). E così l’ho proposto a questi due talentuosi fratelli”, ha ricordato l’interprete della commedia francese ‘C'est la vie – Prendila come viene’. Il libro si differenzia per alcuni aspetti dal libro, come per esempio il contesto in cui si svolge la storia. "Il mio obiettivo non era quello di assicurarmi che il film assomigliasse al libro, ma volevo che diventasse un’opera autonoma e soprattutto che lo spirito dell’opera venisse rispettato a partire dalle sensazioni date dal tempo che passa, e quindi la fine dell’adolescenza e l’inizio dell’età adulta”, racconta lo scrittore Nicolas Mathieu.

In ‘Leurs enfants après eux’ c'è un tocco di Hollywood. “Noi siamo cresciuti con il cinema hollywoodiano e abbiamo voluto omaggiarlo attraverso un film d’autore ma adattato al grande pubblico”, dicono i fratelli Boukherma. Nel cast, oltre Lellouche, anche Paul Kircher, Angélina Woreth, Sayyid El Alami, Ludivine Sagnier e Louis Memmi.