“Non saprei giudicare l’attuale situazione in America alla vigilia di queste importanti elezioni. Di certo però posso dire che persone economicamente svantaggiate, purtroppo ingannate, continueranno a votare contro il proprio interesse”. A parlare è il regista RaMell Ross che ha diretto Nickel Boys, film d’apertura fuori concorso di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma.

Tratto dall’omonimo romanzo di Colson Whitehead, vincitore del Premio Pulitzer nel 2019 e adattato per il grande schermo dallo stesso regista con Joslyn Barnes, il film racconta un tragico pezzo di storia americana all’epoca delle leggi Jim Crow, nel 1960, sulla segregazione razziale e è incentrato sulla vicenda di due adolescenti afroamericani in un barbaro riformatorio minorile della Florida. A causa di un innocente passo falso lungo un’autostrada il sogno universitario di Elwood (Ethan Herisse) si infrangerà e il giovane sarà condannato all’inferno della Nickel Academy, un terribile e violento carcere minorile. Uniche note positive nella sua vita: il suo amico Turner (Brandon Wilson), con il quale stringerà una bella alleanza, e sua nonna (Aunjanue Ellis-Taylor) che lo ama immensamente.

“Sono rimasto molto influenzato dal cinema italiano e dal mix di sogni e realtà- racconta il regista-. Ho potuto realizzare questo film con grande libertà creativa. Con la produzione abbiamo voluto essere fedeli alla storia, ma al tempo stesso ce ne siamo allontanati”. E la produttrice e cosceneggiatrice Joslyn Barnes (il film è una produzione Plan B Entertainment, Anonymous Content e Louverture Films) precisa: “Il romanzo proponeva un distillato di questa esperienza di vita di questi ragazzi. È basato sulle loro storie vere e portare sul grande schermo tutto questo è stata davvero una grande responsabilità. All’inizio abbiamo pensato di più alle immagini e al montaggio e poi successivamente alla scrittura. Quindi siamo partiti un po’ in maniera diversa”.

Due le dimensioni, parallele, su cui si gioca tutto il film: da un lato un uomo va nello spazio, dall’altro lato lo stesso bracca i neri come bestie, da un lato la lotta per i diritti civili e dall’altro dei ragazzi strumentalizzati. “Sono due storie parallele che rispecchia quello che spesso accade non solo negli Stati Uniti, ma anche in tanti altri paesi del mondo. In quel periodo c’era una grande dicotomia tra quello che succedeva nelle grandi città con la lotta per i diritti e quello che accadeva nella provincia dove dominava il razzismo”, dice il regista. E poi conclude: “Volevo parlare di quel che significa essere un essere umano: c’è chi va sulla luna e chi invece fatica a poter camminare liberamente per strada”.

Nickel Boys uscirà nei cinema statunitensi il 25 ottobre distribuito da Orion Pictures e Amazon MGM Studios. In Italia sarà disponibile su Prime Video.