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"Le otto montagne? Ha ragione Nanni Moretti, è stata una sorpresa anche per noi". Protagonista di Cinematografo incontra all'Università Lumsa, l'amministratore delegato di Vision Distribution torna sul successo dell'adattamento da Paolo Cognetti diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, secondo incasso italiano della stagione con 5.735.065 euro.
Le ragioni del successo? "È un film ben riuscito, cosa non facile; il premio della Giuria a Cannes 2022; il posizionamento natalizio", spiega Orfei al daily cinematografo.it, aggiungendone una quarta: "Lo star-system di Alessandro Borghi e Luca Marinelli", di nuovo insieme dopo Non essere cattivo di Claudio Caligari.
"I volti richiamano pubblico", e tra questi Orfei annovera Pierfrancesco Favino, protagonista de L'ultima notte d'Amore, per la regia di Andrea Di Stefano, decimo incasso dell'anno con 3.157.726 euro: "Un'operazione ancora più coraggiosa, intesa quale recupero del genere anni Settanta del poliziottesco" dal budget di produzione di circa otto milioni di euro.
Se anche Adagio di Stefano Sollima, con Favino, Toni Servillo e Valerio Mastandrea, e parzialmente Caracas, opera seconda di Marco D'Amore da Ermanno Rea con Servillo, afferiscono al genere, Orfei sottolinea al daily cinematografo.it "l'imperativo generalista di Vision, che costruisce il proprio listino pensando a tutti gli spettatori".
Poi, una rassicurazione: malgrado i tagli prospettati da Sky e le voci di ridimensionamento dello stesso braccio cinematografico, l'ad avoca a Vision un outlook stabile, "senza flessione alcuna nei livelli di investimento".
E un listino ricco: due film a regia femminile, ovvero altrettante "operazioni strategiche", 10 minuti di Maria Sole Tognazzi e l'esordio alla regia di Paola Cortellesi, C'è ancora domani, "su cui puntiamo molto e che potrà fare a meno di festival".
A differenza di due titoli quali Enea di Pietro Castellitto, "un talento luminoso" che guarda a Venezia ma potrebbe aspettare Cannes 2024, e Confidenza, "il film migliore di Daniele Luchetti, che punta al Lido".
Già in cartellone alla 80esima Mostra è L'ordine del tempo di Liliana Cavani, che verrà insignita del Leone d'Oro alla carriera: "Un maestro del cinema mondiale che siamo onorati di distribuire".
A dare una letta alle classifiche degli incassi, Vision ha "ampliato le dinamiche concorrenziali" del nostro mercato come si proponeva di fare sin dalla sua costituzione nel dicembre 2016 quale alleanza tra il gruppo di Sky Italia e le case di produzione Cattleya, Indiana, Lucisano Media Group, Palomar e Wildside. E una medaglietta Orfei, a margine dell'incontro alla LUMSA moderato da Robert Bernocchi, se l'appunta: "La sua posizione dominante non si discute, 01 Distribuition rimane il leader incontrastato nel veicolare il prodotto nazionale, ma un po' di fastidio è innegabile gliel'abbiamo dato".
Infine, Orfei consegna un quadro sul medio-lungo termine dell'esercizio cinematografico che si divide tra ottimismo della volontà, giacché da Il sol dell'avvenire di Moretti al campione Super Mario Bros. "ci sono segnali di recupero del mercato, rimane da capire se contingenza o continuità", e pessimismo della ragione: "I livelli del box office pre-pandemia non credo siano più raggiungibili, viceversa, non sarebbe utopico segnare a fine anno un -20, -25% sul 2019".