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il poster di Venezia 81
Anche quest’anno, come ormai da oltre due decenni, Fondazione Ente dello Spettacolo sarà a Venezia in concomitanza con la Mostra Internazionale di Arte Cinematografica. È una presenza fondamentale per la nostra Rivista e proprio per questo negli ultimi anni abbiamo deciso di identificare le nostre attività veneziane sotto il nome della testata che avete tra mano, un progetto che si è allargato oltre l’edizione cartacea, proponendosi in molte forme in ambito digitale e in molteplici occasioni di incontro per il pubblico con i protagonisti del cinema.
Essere al Lido nei giorni della Mostra significa per noi impegnarci nell’ascolto e nel dialogo con uno dei festival più importanti del mondo e con i suoi prestigiosi protagonisti, contribuendo per la nostra parte a questo straordinario appuntamento culturale, offrendo il nostro originale punto di vista sull’arte cinematografica. Per noi il cinema non è solo un fatto estetico, tecnico, economico, produttivo.
Pier Paolo Pasolini parlava del cinema come “lingua scritta della realtà”, e come “lingua della prassi”, affermando così che il cinema “è la dimensione espressiva della realtà stessa”. Robert Bresson, faro del nostro modo di intendere la settima arte, riconosceva al mestiere del cinema un potere decisivo per l’esperienza umana: “mettere in scena” è un “mettere in ordine” la realtà, dando ad essa quel suo senso più compiuto, trascendente, che custodisce nell’intimo.
Questa nostra presenza alla Mostra di Venezia vuole sostanziare nella concretezza di uno dei principali festival cinematografici al mondo queste convinzioni che sentiamo nostre, per condividere l’esercizio di interpretare i tempi che viviamo e rinvenire con molti compagni di viaggio una direzione di cammino possibile e promettente per la comunità umana.
Rinnoviamo anche quest’anno, nonostante siano mutate (non per nostra volontà) alcune condizioni circa le modalità della nostra presenza, l’intendimento di realizzare questo nostro obiettivo laddove il cinema - grazie alla sapienza e al coraggio del direttore artistico del festival Alberto Barbera - mette in mostra molte delle più interessanti “visioni” dei più significativi cineasti mondiali. Fondazione Ente dello Spettacolo mai come quest’anno si sente sostenuta e appoggiata nel suo sforzo dalla Conferenza Episcopale Italiana (di cui siamo espressione) che sperimentiamo al nostro fianco per garantire questa presenza all’insegna della libertà di espressione e dell’autonomia della proposta offerta.
Per tutto ciò sentiamo di ringraziare il presidente cardinale Matteo Zuppi e il segretario generale l’arcivescovo Giuseppe Baturi per il sostegno che in questi mesi è stato ancor più forte, determinante e cordiale.
Ci è molto preziosa anche la stima e la collaborazione del cardinale Josè Tolentino de Mendoza, prefetto del Dicastero della cultura e dell’educazione della Santa Sede, per la nostra azione e in particolare per la presenza veneziana.
Questa esposizione della Chiesa nei nostri confronti dice dell’importante compito e della responsabilità assegnate - alla Mostra del Cinema di Venezia e più in generale in ogni attività - a Fondazione Ente dello Spettacolo. Negli incontri che organizzeremo nei giorni del festival di Venezia presso l’Italian Pavilion all’Hotel Excelsior avremo con noi molte delle istituzioni con cui collaboriamo durante l’anno, accoglieremo registi e attori che si confronteranno con noi, parleremo del nostro lavoro quotidiano e delle nostre iniziative.
E assegneremo alcuni premi molto importanti: innanzitutto, il Premio Bresson, riconoscimento che Fondazione Ente dello Spettacolo e Rivista del Cinematografo, con il patrocinio del Dicastero per la Cultura e l'Educazione e del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, attribuisce al regista che "abbia dato una testimonianza, significativa per sincerità e intensità, del difficile cammino alla ricerca del significato spirituale della nostra vita”. Dopo il conferimento speciale del 25º assegnato a maggio durante il festival di Cannes a Eugène Green, questo riconoscimento riprende il suo cammino ordinario e sarà assegnato quest’anno a Venezia - secondo le motivazioni che verranno più in là annunciate - al maestro del cinema internazionale Marco Bellocchio.
Torna anche la seconda edizione de “Le vie dell’immagine”, il premio per le arti visive consegnato a quei cineasti che si sono distinti in pratiche artistiche della visione trasversali rispetto a diversi linguaggi. Cinematografo, Giornate degli Autori e NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, hanno deciso di conferirlo quest'anno a Marjane Satrapi.
Non da ultimo, saremo protagonisti del Premio Famiglia Cristiana. Attribuito da tre anni a questa parte dal settimanale omonimo ad un artista del cinema che - alla luce del tempo che viviamo - sa trasmettere un messaggio positivo e ispirato attraverso la sua opera - il riconoscimento andrà quest’anno al regista e attore Antonio Albanese.
Cari lettori, amici di Cinematografo, vi aspettiamo a Venezia dal 29 agosto al 7 settembre: sarete sempre i benvenuti ai nostri eventi. Su cinematografo.it potrete scoprirli in dettaglio.