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Juliette Binoche (foto di Karen Di Paola)
Juliette Binoche è stata eletta presidente della European Film Academy. L'attrice francese, votata all’unanimità dai membri del consiglio, prende il posto della regista polacca dimissionaria Agnieszka Holland.
Ingmar Bergman è stato il primo presidente, scelto dai 40 membri fondatori dell'Accademia nel 1989. Wim Wenders gli è succeduto nel 1996 finché nel 2020 ha passato il testimone a Holland, prima donna a guidare l’Accademy. Nel prossimo aprile, la nomina sarà sottoposta al voto dei 4.600 membri EFA, dopodiché, a partire dal 1° maggio 2024, Juliette Binoche sarà ufficialmente presidente.
Holland ha comunicato la sua decisione di dimettersi dal suo ruolo questa primavera, esprimendo il desiderio di dedicarsi completamente alla regia. In una dichiarazione condivisa con tutti i membri dell'Academy in 52 paesi europei, l'attuale presidente del consiglio Mike Downey e il CEO Matthijs Wouter Knol hanno dichiarato: “Comprendiamo appieno che le sue responsabilità oltre al cinema, per quanto stimolanti e importanti, possano a volte ostacolare la creazione artistica. Una decisione come questa è anche quella che ci fa capire quanto dobbiamo al lavoro di Agnieszka Holland per la nostra istituzione. A nome della European Film Academy, vorremmo ringraziarla per la sua forza e la forte visione in tutte le funzioni che ha svolto all'interno della struttura”. Dopo Green Border (Premio Speciale della Giuria a Venezia 80), la regista e sceneggiatrice polacca sta lavorando al film biografico su Kafka, Franz, di cui Mike Downey è uno dei coproduttori.
“Non sono una persona che si fa da parte facilmente – ha dichiarato Holland – ma sono giunta alla conclusione che sono prima di tutto una regista. Ed è su questo che voglio concentrarmi negli anni a venire. Mi sono sempre sentito onorato di ricoprire la carica di presidente della European Film Academy, ma per me è ora di farsi da parte. Sapere che Juliette Binoche è disposta a raccogliere il testimone rafforza la mia sensazione che si tratti di una decisione presa al momento giusto. Non avrei potuto desiderare un successore migliore, uno che rappresenti il cinema europeo in modo così forte e convincente nel corso della sua impressionante carriera”.